Risposta ai neocatecumenali che accusano i loro detrattori di sentirsi "investiti dal Signore e dalla Chiesa".
Il tuo è un tipico esempio della tattica neocatecumenale della banalizzazione: ad ogni nemico del Cammino gli si ripete sempre ossessivamente: "sei l'unico che ci critica".
Per tua sfortuna, i critici del Cammino sono molto più numerosi di quanto tu voglia insinuare.
E stanno anche ai livelli alti della gerarchia ecclesiastica.
E vi hanno messo per iscritto, nero su bianco, le loro obiezioni, pubblicamente.
E lo hanno fatto non stamattina, né ieri sera, ma almeno da un quarto di secolo.
E voi siete riusciti a disobbedire a tutti loro, a cominciare dai Papi che hanno sempre faticosamente cercato di ricondurvi nell'alveo cattolico.
Hai detto: i miei, sono una coppia con 7 figli..che lavorano 9 ore al giorno e poi passano il resto della settimana..nelle faccende di casa..si alzano alle 6 e vanno a letto all'1 di notte...
Altro tipico esempio della tattica neocatecumenale del buttarla sul personale.
Qui nessuno ha mai affermato che i tuoi non si diano da fare per la tua famiglia.
Qui tutti affermano che il Cammino insegna eresie, che il Cammino disobbedisce sistematicamente al Papa, che il Cammino ha la forma e la struttura di una setta.
Anche un'ottima e onesta famiglia può essere ingannata - e anche per molti, molti anni - da una setta eretica.
Possono in buona fede lavorare in parrocchia... ma diffondendovi -purtroppo- le eresie di Carmen e Kiko!
Possono anche aver "trasformata" la vita, sì... ma avere una fede gravissimamente inquinata dall'eresia!
Hai detto: come i frequentatori abituali radical-chic di questo blog..
Ennesimo esempio della crassa ignoranza tipica dei neocatecumenali.
Per tua somma sfortuna, il termine "radical-chic" indica ideologie lontanissime da ciò che dicono e fanno i frequentatori di questo blog.
Tu evidentemente sapevi che è insultante definire "radical-chic" qualche cattolico, e pertanto hai usato il termine senza sapere cosa significasse veramente.
E perciò ci hai rimediato una figura barbina.
Ora, chi critica il Cammino, nel leggere le tue poche righe farcite di molti insulti, potrà dire ancora una volta: vedete? vedete? ve l'avevamo detto cento volte che i neocatecumenali brillano per la loro crassa ignoranza, oltre che per la loro proverbiale arroganza.
Hai detto: ah ultima domanda..potrei sapere chi siete..che fate nella vita..come partecipate alla vita della Chiesa..che ne so..siete di un movimento..un gruppo parrocchiale...o frequentate la messa..sarebbe interessante...
Pure questo è un esempio dell'attitudine neocatecumenale a ridicolizzare le voci critiche, etichettando ed insinuando da veri Signor-So-Tutto.
Per tua sfortuna, non siamo "raggruppabili" sotto un'unica etichetta.
Al contrario, la varietà che troveresti tra di noi, dovrebbe già essere per te una dimostrazione sufficiente che il Cammino è marcio fin dalle radici.
Sarebbe un sogno per te affermare "ah, siete tutti del partito XYZ! ah, siete tutti del movimento XYZ!" (insinuando, così, che il resto della Chiesa vi approverebbe: è una delle vostre tattiche preferite).
Purtroppo per te, è destinato a rimanere solo un tuo sogno.
Siamo di diversa estrazione, di diverse esperienze, di diverse provenienze geografiche: è inutile tentare di appiopparci un'etichetta di comodo.
E comunque, fra i tantissimi cardinali, vescovi, e intere conferenze episcopali che hanno criticato il Cammino per iscritto, puoi trovare dei "progressisti", dei "tradizionalisti", dei "moderati", dei giovani, degli anziani...
Possibile che tu non ti sia mai interrogato su tale interessantissimo indizio?
Hai detto: la Chiesa non ha ancora fornito risposte ufficiali e definitive...
Ordinario esempio di propaganda menzognera, tattica tipica dei neocatecumenali, che fingono di ignorare la quantità immane di pronunciamenti espliciti contro il Cammino da parte della gerarchia cattolica.
Uno per tutti, la fatidica "lettera di Arinze", contenente le "decisioni del Santo Padre", che ingiunge ai neocatecumenali di cambiare drasticamente le loro chiassate da osteria e di fare solo ciò che permettono i libri liturgici e i documenti approvati per tutta la Chiesa.
Naturalmente, con un gran numero di acrobazie verbali, i neocatecumenali se ne sono infischiati.
Quella lettera, famosa per il suo ultimatum di due anni sul modo di ricevere la Comunione, non ha scadenza.
Pertanto, ogni giorno che passa, è un altro giorno di disobbedienza del Cammino.
Disobbedienza voluta da Kiko e Carmen, che sanno bene che le loro bislacche liturgie sono il fondamento del loro Cammino Ereticatecumenale.
Disobbedienza espressa per iscritto, in quella lettera di Kiko-Carmen-Pezzi inviata al Papa il 17 gennaio 2006: anziché dichiarare "obbediamo" (così come avrebbe fatto qualsiasi cattolico sano di mente), hanno difeso le loro strambe liturgie-cabaret dicendo che portano i "fratelli più piccoli e più lontani", nientemeno che "dalla tristezza all'allegria".
Come dicevano i latini: piscis a capite foetet (il pesce puzza dalla testa: il Cammino è marcio da Kiko e Carmen in giù).
Hai detto: mi aspetto domande...vedremo se ora in un contraddittorio..vero...vi farete vivi..
Solito esempio della tattica neocatecumenale dell'estenuare il "nemico", insinuando (tanto per cambiare) che il "nemico" non ti conosca.
Per tua sfortuna, conosciamo bene l'ambientaccio neocatecumenale.
Lo conosciamo perché ci abbiamo avuto a che fare.
Lo conosciamo bene perché a suo tempo, chi più, chi meno, ci siamo ostinati ad amarlo, a parlarne bene, a promuoverlo, ci siamo ostinati a ignorarne i difetti, le liturgie bislacche, le ridicolaggini eretiche.
Che però diventavano sempre più evidenti e numerose.
Non potevamo far finta di non vederle, non potevamo negare ciò che vedevamo (come invece fai tu).
E perciò, a poco a poco, attraverso le nostre diverse sensibilità, diversi metodi, diverse esperienze, diversi modi di affrontare la questione, siamo tutti pervenuti alla convinzione che il Cammino è una setta eretica.
Questa convinzione è sostenuta da una spaventosa quantità di prove.
Prove schiaccianti, naturalmente.
Prove riconosciute dalla Chiesa cattolica stessa, visto che tra le "decisioni del Santo Padre" c'è stato bisogno -per esempio- di specificare che nella Messa l'omelia può tenerla solo il sacerdote o il diacono - e se il Papa ha bisogno di ricordarvi una cosa così banale, allora vuol dire che...!
Prove che tu conosci bene, e che ti ostini a non vedere, poiché sai già cosa ti aspetta qualora tu andassi dal tuo catechista a chiedere, per esempio: "ma se il Papa ci ha chiesto di seguire i soli libri liturgici approvati, perché mai dobbiamo fare ancora questa messa-messinscena-chiassata da osteria?"
Sarebbe una domanda più che legittima.
Una domanda semplice, su un punto fondamentale, che richiede ovviamente una risposta onesta, breve, sincera.
Ma il tuo catechista non ti risponderà onestamente.
Il tuo catechista, se di buon umore e col pieno di pazienza, sarà costretto a "spiegarti", in modo molto complicato, tutta una serie di "questioni" ancora più complicate... per "dimostrarti" che al Papa si obbedisce disobbedendo.
Non è un'insinuazione: è una cosa che abbiamo visto tantissime volte, e la vediamo per l'ennesima volta nella risposta di quel tale fra' Egidio, che di fronte alla disobbedienza dei "fiori sull'altare" preannuncia un interminabile fiume di parole e paroloni. Come se per un neocatecumenale fosse impossibile perfino obbedire ad una piccola cosa.
Così, se chiederai al tuo catechista come mai la vostra proverbiale disobbedienza continua ancora, verrai sommerso da un fiume di parole e paroloni.
Ma in mezzo a tutti quei Michea, Shekinà, Abacuc e Pontificio Consiglio, non vi troverai la risposta.
Se invece il tuo catechista-satrapo non è di buon umore, pagherai con somma ignominia tutte le conseguenze della sua ira, e assaporerai cosa significa "setta eretica".
Ma naturalmente, per tua cautela, ti guardi bene dal contraddire anche minimamente il tuo catechista-padrone...
Per questo, nel nostro piccolo, mettiamo in guardia dal Cammino tutti quelli che possiamo.
Per questo preghiamo e speriamo che vi liberiate dalle maglie della setta eretica kikiana-carmeniana.
Che torniate alla Verità, quella rivelata da Nostro Signore in persona, abbandonando le stratosferiche farneticazioni da ubriacone di Kiko, dimenticando le scempiaggini cosmiche da ubriacona di Carmen.
Che torniate alla liturgia vera, "l'unico sacrificio a Te gradito" abbandonando la chiassata danzante da osteria di periferia, intrisa di chiacchiericcio simil-biblico, che tutto è fuorché una liturgia.
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