giovedì 12 giugno 2008

Il Cammino Neocatecumenale visto da Effedieffe

Alcune citazioni da articoli comparsi sul sito Effedieffe, giornale on-line diretto da Maurizio Blondet.

Come già detto in precedenza, condividere una posizione di un autore non significa condividerne tutto il pensiero.

Quello che ci interessa rilevare qui, è che le critiche ai neocatecumenali provengono dalle fonti più diverse.

Sulle manie neocatecumenali di filo-ebraismo ingenuo:
I più fanatici ebraizzanti sono i neocatecumenali: santificano il sabato, mangiano agnello e pane azzimo, chiamano i loro nemici «faraone» e un grado della loro iniziazione di setta pseudo-cattolica porta il nome di «servo di Jahvè».
In tutti questi fenomeni di filo-ebraismo è difficile capire se abbia più parte l'intraprendenza ebraica o l'ingenuità cristiana.

(Blondet)

Auspichiamo che tornino i tempi in cui gli eretici di varie confessioni, che hanno peraltro accompagnato la storia della Chiesa fin dagli inizi, siano scacciati, come è sempre stato fino a quando, dal modernismo prima al movimento neocatecumenale oggi, la Chiesa è combattuta, dall’interno.
(De Fina)

Di passaggio si noti che queste affermazioni di Paolo smentiscono le elucubrazioni in cui si è distinto il cardinale Lustiger (ma seguito da molti giudaizzanti cattolici), secondo cui esiste una salvezza separata per i giudei, e l’Alleanza è ancora valida. Inutilmente i neocatecumenali ballonzolano coi Lubavitcher attorno alla Torah nel loro pseudo-tempio di Palestina.
(Blondet)

Il fenomeno dei fondamentalisti apocalittici non manca di influire ogni giorno di più sulle frange «pentecostali» e giudaizzanti di un certo cattolicesimo, come i neocatecumenali, che sono in rapporti misticamente cordiali con i Lubavitcher, ossia la setta più irrazionalista del giudaismo americano, quella che fornisce i «coloni» più ostili negli insediamenti.
(Blondet)

E’ sintomatico cioè del potere che determinati gruppi e lobby hanno assunto all’interno della Chiesa: vorrei sapere, per esempio, chi in occasione della visita di Giovanni Paolo II - guarda caso proprio in Israele nel 2000 - ha permesso che la croce rovesciata disegnata da Kiko Arguello, il capo del movimento neocatecumenale, che danza attorno alla Torah e celebra un’eucaristia per la quale è stato richiamato dal Vaticano all’ortodossia, fosse posta sulla sedia occupata dal Papa durante la celebrazione nella casa del Monte delle Beatitudini, come davanti all’ambone da cui si proclamava la Parola di Dio.
Vorrei sapere chi nella Terra Santa rioccupata dagli ebrei ha ritenuto di lasciar compiere questa profanazione e questo abominio proprio durante la celebrazione del Sacrificio Eucaristico e perché è stata lasciata mano libera a Kiko Arguello che «usa questo simbolo, dipingendolo non solo nello schienale della poltrona del Papa per indicare - dicono i neocatecumenali - che egli è il successore di Pietro, ma anche nelle sue catechesi quando parla della parrocchia, dove la rappresenta con un circolo con la croce rovesciata» (confronta «Orientamenti alle equipe dei catechisti per la fase di conversione», pagina 29 e a pagina 85, dove egli parla dei tre tipi di persone che formano la Chiesa [secondo lui]).
Anche in quelle pagine, dove non c’è un minimo accenno a San Pietro, la croce è disegnata «rovesciata»!

(Savino)

Articoli di Blondet esplicitamente contro i neocatecumenali:
1) Cristianisti amici dei Lubavitcher
2) Risposta di Maurizio Blondet a Giuseppe Gennarini (Gennarini, responsabile del Cammino per gli USA)
3) Ancora sui neocatecumenali

Articoli di altri autori esplicitamente contro i neocatecumenali:
4) Neocatecumenali
(quest'ultimo articolo ha suscitato un gran vespaio di email polemiche al sito Effedieffe da parte di neocatecumenali infuriati)