martedì 3 giugno 2008

Lo scopo dei seminari neocatecumenali è fabbricare dei preti utili solo al Cammino

Ancora altre notizie sul caso giapponese, stavolta direttamente dal sito web ufficiale della Conferenza Episcopale Giapponese.


Mons. Pietro Takeo Okada, arcivescovo di Tokyo, parla del seminario Redemptoris Mater installato a Takamatsu: "Abbiamo avuto questo problema per vent'anni. Nel febbraio 1992 organizzammo un incontro speciale dei vescovi proprio per parlare del seminario Redemptoris Mater di cui era stato appena annunciato l'avvio.

Da allora, abbiamo speso innumerevoli ore e passato attraverso tanto dolore alle conferenze, ed in corrispondenza con la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide), pubblicando montagne di documenti.

Abbiamo fatto tutto questo, ma pare che ancora non ci sia una mutua comprensione, e perciò per farci capire abbiamo fatto appello al Santo Padre".


Caso notevole, nell'articolo si afferma che "nonostante il Papa abbia ricevuto rapporti da quella stessa Congregazione, i vescovi erano convinti che non era stata data al Papa adeguata informazione direttamente dal Giappone" (speriamo che sia dovuto solo alla sbadataggine; il giornale inglese The Tablet afferma invece che il cardinale Ivan Dias, prefetto della Propaganda Fidei, sarebbe "favorevole" al Cammino, e sarebbe "intervenuto" personalmente per "proteggerlo".

Pertanto, il 5 aprile 2008 ed il 29 aprile 2008, a distanza di sole tre settimane, una delegazione di vescovi giapponesi è volata a Roma per parlare col Papa (stando all'articolo di The Tablet sopra citato, pare che solo in quest'ultima occasione siano riusciti a parlargli personalmente).

La conferenza episcopale giapponese già nel 1992 affermava (testuali parole) che "lo scopo del Seminario Redemptoris Mater non è quello di formare sacerdoti diocesani ma di formare preti per le comunità neocatecumenali" ("the seminary's purpose is not the training of new diocesan priests, but rather the training of new priests for the Neocatechumenal Community.")

L'anno successivo la stessa conferenza affermava che il Cammino -insediatosi in Giappone fin dal 1973- è un gruppo difficile da trattare e costantemente pronto a creare divisioni.

Nell'articolo del sito ufficiale della conferenza episcopale giapponese leggiamo che "i vescovi hanno anche fatto notare che ci sono stati problemi simili anche fuori dal Giappone".

Mons. Mizobe, commentando l'incontro col Papa, ha detto che "il Papa ha spiegato di non aver esteso l'approvazione formale degli Statuti. Il motivo che ha dato è che quanto alle liturgie e ai rapporti coi vescovi, certi problemi sono venuti alla luce" ("In this meeting, the pope explained that he has not extended formal approval of the regulations. The reason he gave was that, pertaining to their liturgies and relationships with the bishops, certain problems have been brought to light." -- il termine "regulations" non può non riferirsi agli Statuti del Cammino Neocatecumenale).

Mons. Mizobe nel febbraio 2006 (poco più di un anno dopo del suo insediamento) aveva dichiarato al giornale Katorikku Shinbun (significa "Giornale Cattolico") che "laici e preti che non sono affiliati al Cammino dichiarano che non ci sarà pace a Takamatsu finché non viene risolto il problema del seminario" neocatecumenale.

Mons. Ikenaga ha presentato al Papa un memorandum in quattro punti:
1) tutti i vescovi del Giappone sono contrari a che quel seminario Redemptoris Mater continui la sua attività
2) in tutte le parrocchie dove si è insediato il Cammino, ci sono state divisioni tra la minoranza neocatecumenale e la maggioranza non-neocatecumenale
3) tranne quelli neocatecumenali, tutti i preti diocesani si oppongono al Cammino
4) il problema neocatecumenale non è solo nella diocesi di Takamatsu ma in tutto il Giappone, e comincia fin da quando il Cammino vi si è insediato.

Il Papa ha ringraziato i vescovi per la pazienza e il duro lavoro svolto.

L'arcivescovo Okada ha affermato che ora anche la Santa Sede è d'accordo a far chiudere entro l'anno il seminario Redemptoris Mater di Takamatsu.