giovedì 12 giugno 2008

Infestazione neocatecumenale anche in Calabria

Qualche tempo fa ho parlato per qualche minuto con uno studente calabrese che mi diceva, disperato, che la sua diocesi è letteralmente "in mano ai neocatecumenali": il vescovo e i preti sono succubi della setta neocat, la curia è infestata di neocat, le giovani vocazioni vengono addirittura vagliate da un "presbitero" neocat.

Pensavo di non poter esprimergli altro che delle condoglianze. Invece la discussione si è evoluta, e ho potuto dirgli che i neocatecumenali sono senza statuto, che all'approvazione dello statuto nel 2002 il Papa tacque (silenzio tanto assordante quanto significativo), che a tutt'oggi hanno sostanzialmente disobbedito alle "decisioni del Santo Padre" contenute nella lettera di Arinze, etc.

Ciò che lui mi rispondeva più spesso è: "eppure a me hanno sempre detto che".

Infatti, il frasario dei neocatecumenali è fisso: ripetizione dello stesso slogan fino alla nausea, anche se è con tutta evidenza falso. Proprio come i testimoni di Geova.