martedì 24 giugno 2008

Proprio come succede a scuola...

E' proprio come succede a scuola.

Anziché bocciare il bulletto delinquente, lo si promuove... per toglierselo dai piedi.

Ma così il bulletto avrà possibilità immensamente più grandi di fare danni.

E tutti gli altri, a scuola, hanno già capito che per essere promossi non c'è bisogno di studiare e sapere, non c'è bisogno di comportarsi bene e ubbidire.


E se a qualche neocatecumenale era venuto un momento di dubbio, "non ti preoccupare più: abbiamo lo Statuto".

Ho sentito poco fa un religioso, sgomento e desolato. Mi ha detto "beh, lo hanno deciso dall'alto, obbediremo".

Gli rispondo: "ma se non sai nemmeno «cosa» è stato deciso?"


Ora, gli effetti della potente macchina propagandistica neocatecumenale non si faranno attendere:

- parroci e vescovi, sapendo "approvato" il Cammino, non se la sentiranno di ostacolarlo;

- cosa dovrà inventarsi un parroco per dire che non vuole più il Cammino in parrocchia? (non ha più diritto di decidere chi può e chi non può stare in parrocchia?)

- cosa dovrà inventarsi un vescovo per dire che non vuole più il Cammino in diocesi? (provate ad immaginarvelo, alla Conferenza Episcopale Regionale, mentre gli altri vescovi gli dicono "ma dai, c'è lo Statuto, se fanno pasticci tu resti comunque con le mani pulite")

- chi invece ha sempre obbedito, anche se ha fatto un'opera buona, viene ridicolizzato da questo "colpo di testa" del Pontificio Consiglio per i Laici (che, ricordiamolo, come disse la Carmen Hernández nel 2002, avrebbe avuto "un futuro grandissimo se appoggerà il Cammino Neocatecumenale")


Di fronte ad una tale sventurata decisione dei "vertici", addolorato per le conseguenze che pagherà la Chiesa, continuo a chiedermi: ma se l'approvazione dello Statuto era il "male minore"... quale sarà mai il "male maggiore" che si è voluto evitare?