Il problema non è il cosiddetto "lavaggio del cervello".
Al contrario!
Il problema è che un neocatecumenale non può accettare di ragionare.
Il neocatecumenale, o è ingenuo, o è in malafede.
Il neocatecumenale che comincia a ragionare, ben presto smette di essere neocatecumenale.
Il ragionamento proibito è infatti di una semplicità estrema: se il Cammino è "nella Chiesa", perché mai il Cammino vuole essere così diverso dalla Chiesa?
Se il Cammino vuole essere "cattolico", perché mai disubbidisce al Papa?
Il neocatecumenale tipico è solo un poveraccio!
Dopo che nel Cammino ha bruciato tempo, pazienza, amicizie, soldi, come può "tornare indietro"?
Deve andare avanti con "disperata coerenza".
Deve coerentemente continuare a sbagliare.
Si trova "costretto" a continuare a sbagliare perché è difficilissimo ammettere di essersi ingannato ed aver ingannato.
E' difficilissimo ammettere di aver bruciato sull'altare del falso idolo Kiko-Carmen tutti quei soldi, tutti quegli anni, tutti quei rapporti umani (perfino in famiglia!)
Il Cammino è ispirato dal demonio.
Si comincia per ingenuità, si continua per ingenuità, e si prosegue per una disperata coerenza con i propri errori: perseverare è diabolico.
La violenza psicologica è tanto grande quanto sottile.
COME INIZIA(VA) LA NEOCATECUMENALIZZAZIONE DELLE PARROCCHIE. VITA VISSUTA
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*Neocatecumenalizzazionedi una chiesa tradizionale*Dedichiamoci un po’ a
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1 settimana fa