mercoledì 25 giugno 2008

Permangono le eresie e le disobbedienze neocatecumenali

Un neocatecumenale del sud Italia è "passato al contrattacco", accusando me di essere "eretico e disobbediente". Ecco cosa gli ho scritto, rispondendogli punto per punto.


Carissimo fratello, chiariamo bene i termini.

"Eretico" non significa "sprovvisto di statuto".

"Eretico" significa "uno che professa idee in contrasto con l'insegnamento della Chiesa".


"Disobbediente" non significa "sprovvisto di statuto".

"Disobbediente" significa "uno che disobbedisce".


Avete disobbedito con e senza statuto.

Avete professato idee sballate con e senza statuto.

Non vi siete mai pentiti.

Per di più, ora, con la scusa dello statuto, fate ancora peggio di prima.

VERGOGNA!


La Chiesa è ancora garante contro il Cammino.

Parliamo infatti della Chiesa della Sacrosanctum Concilium, della Ecclesia De Eucharestia, della Tradizione, del Magistero, eccetera.


Tu invece identifichi la Chiesa esclusivamente come quell'entità che sotto determinate "pressioni" produce il risultato che voialtri neocatecumenali avete fabbricato.

Non abbiamo torto, perciò, a parlare di "momenti bui".


E comunque sai già che Kiko, campione della disobbedienza, ha la faccia tosta di annunciare sotterfugi perfino al momento dell'annuncio dello Statuto (per esempio, dopo un breve periodo di comunione "metà in piedi e metà seduti", dirà che ci si può sedere per tutto il tempo).

Nostro Signore legge nei cuori, e nelle Scritture ci ha già fatto sapere che non dobbiamo angustiarci se l'empio prospera.