lunedì 23 giugno 2008

Nelle loro grida non c'è gioia ma rabbia

Il fatto che tanti neocatecumenali vengano ancora su questo blog a blaterare ed imprecare, è indice che nel loro cuore non alberga la gioia sincera.

In passato, chi aveva ricevuto un riconoscimento dalla Santa Sede, era solitamente impegnato a piangere di gioia e a pregare per ringraziare per il dono ricevuto.

Per i neocatecumenali evidentemente non è così.

Nel cuore dei neocatecumenali c'è il fondato sospetto che il riconoscimento di quel Pontificio Consiglio non è stato esattamente un dono.

Nel loro cuore alberga il fondato sospetto che quel Pontificio Consiglio, anziché "consigliare il pontefice", abbia agito di testa propria.

I neocatecumenali che hanno un minimo di intelligenza, sanno bene di essere in un Cammino che difende gelosamente e propina instancabilmente un cumulo di errori dottrinali e liturgici (per non parlare di tutto il resto).

Il marciume che si portano dentro, risuona continuamente dalle loro parole: dal primo giorno che è stato aperto questo blog, usano sempre gli stessi toni, la stessa rapacità, la stessa arroganza, gli stessi trucchetti verbali, le stesse astuzie oratorie.

Il 29 aprile il Papa diceva ai vescovi giapponesi di non aver approvato nessuno Statuto.

Ciononostante, in quegli stessi giorni giunge al Pontificio Consiglio per i Laici una "decisa presa di posizione" (?) di un po' di vescovi abbindolati o comprati dal Cammino.

Apro una parentesi per ricordare che la stessa Carmen Hernández, nel 2002, si era lasciata scappare la frase: "Questo Pontificio Consiglio avrà un futuro immenso, se appoggerà il Cammino Neocatecumenale".

Chissà se anche nel discorso di quest'anno avrà sparato qualche affermazione del genere, lei, che è stata capace di interrompere il Papa mentre parlava (caso forse unico nella storia della Chiesa cattolica).

Dunque, già nel 2002, i vertici neocatecumenali consideravano quello stesso Pontificio Consiglio per i Laici non come un maestro cui obbedire per adeguarsi a ciò che desidera il Papa... ma come un partner di una qualche operazione politica-commerciale, addirittura minacciabile in stile mafioso come ha fatto la Carmen con le parole appena citate.

Insomma, tutti gli indizi convergono:

- prima avete estorto un "riconoscimento" ad un Pontificio Consiglio

- poi andate in giro dicendo che "la Santa Sede" vi approva

- quindi venite qui a riversare il vostro veleno contro chi vi ricorda queste cose così ovvie, così evidenti.

Voialtri neocatecumenali preferite le tenebre alla luce.

Se le critiche al Cammino fossero infondate, ci ridereste su e le ignorereste.

Invece avete continuamente bisogno di correre qui a dire (inventare) la vostra, a spargere il fiele che trabocca dai vostri cuori, a insultare chi rende evidente la verità.

Avete sempre l'urgente necessità di correre qui a confondere le acque, a cantare vittoria come se fosse in gioco la coppa UEFA anziché la fede.

Sembrate proprio quel genere di persone che hanno la coscienza sporca, ma sentono continuamente il bisogno di urlare a tutti di averla pulita.

Il Cammino Neocatecumenale è fondato sulla menzogna: anche col tanto agognato "riconoscimento" di venerdì scorso, avete l'impellente necessità di correre qui a sbrodolare le vostre acrobatiche "interpretazioni", le vostre misere giustificazioni, le vostre solite farneticazioni.

Del resto, è proprio ciò che ha fatto Kiko venerdì con la sua lingua biforcuta: da un lato ringrazia il Papa, dall'altro dichiara che gli disobbedirà anche e soprattutto sulla liturgia.

Piscis a capite foetet, il pesce puzza dalla testa. E se quella è la testa, come meravigliarsi del comportamento di voialtri neocatecumenali?