"Visto che voi neocatecumenali dite che l'Eucarestia è l'Assemblea... invece di fare la comunione, posso darti un morso?" (battutaccia trovata su un forum dove si parlava di neocatecumenali).
E' dal 1992 che i vescovi giapponesi hanno espresso pubblicamente una posizione definitiva contro i parassiti neocatecumenali di cui non riescono a liberarsi.
Sul sito ufficiale dei vescovi giapponesi hanno scritto, testualmente, che i problemi col Cammino sono cominciati fin da quando il Cammino è arrivato in Giappone (cioè dal 1973).
Hanno detto chiaro e tondo che i neocatecumenali vanno avanti per conto loro, e che hanno ignorato ogni tentativo di mediazione.
Se i giapponesi non sono riusciti ancora a liberarsene, è perché sono stati obbedienti a Roma... cioè a certe istituzioni romane in cui sono purtroppo presenti prelati "amici" del Cammino.
Secondo il notiziario francese Eucharistie Miséricordieuse, il Cammino Neocatecumenale ha avuto un nuovo periodo di 7 anni "ad experimentum", che ovviamente verrà annunciato come una vittoria ("est annoncé comme une victoire") ma, con un minimo di buon senso, chiunque può affermare che è tutt'altro che una vittoria ("avec un minimum de bon sens, chacun peut voir que c'est loin d'en être une!")
Una notizia datata 22 maggio sul notiziario spagnolo ACI Prensa (Camino Neocatecumenal anuncia aprobación definitiva de sus estatutos) afferma che il Cammino annuncia la propria approvazione addirittura sul sito ufficiale.
Ma nella sezione italiana del sito ufficiale del Cammino non noto niente di nuovo, e neppure nelle sezioni in spagnolo ed in inglese.
Dunque anche i ragazzi di ACI Prensa, solitamente abbastanza informati, hanno preso uno svarione: ("La página oficial del Camino Neocatecumenal en Italia anunció este jueves que el Papa Benedicto XVI habría aprobado este mismo día los Estatutos definitivos del Camino Neocatecumenal"). Suppongo che qualche neocatecumenale gli abbia detto: "siamo approvati! siamo approvati! c'è perfino scritto sul nostro sito!" E invece...
Insomma, le due notizie (di Barile e di Tornielli) stanno rimbalzando in tutto il mondo. Due pietruzze che hanno scatenato una valanga...
In quest'altro blog c'è la traduzione in inglese delle testimonianze di Mario Frugiuele del 20 aprile 1997 (con la relazione di Roberto Picano, la testimonianza di Augusto Faustini e una presentazione di don Gino Conti); sono testimonianze che già conosciamo, ma è bene averle sottomano anche in inglese.
Notizie da un forum in lingua inglese: "a proposito di questo Cammino Neo-caticumicale... mia cognata sembra molto devota... ma mettono le sedie attorno all'altare... prima di ogni lettura la gente parla per dire cosa gli passa per la testa... mia cognata poi deve andare ogni giorno per due ore a fare il giro porta a porta per «portare la speranza»" (nota mia: somiglia ai testimoni di geova!)
Dallo stesso Forum.Catholic.com, un'altra testimonianza: "sono stato per un anno con loro... le catechesi sulla liturgia sono un po' strane... l'assemblea tende a chiudersi in sé stessa finché praticamente non adora sé stessa; senza trascendenza, totalmente focalizzata sull'esperienza individuale. E al termine si fa quel curioso balletto attorno alla tavola cantando qualche canzone in ebraico. La musica è per lo più con tamburi e chitarre. Niente organo, poiché «i primi cristiani ed ebrei» non avevano né organo né canti gregoriani". Allucinante.
Naturalmente qualche neocatecumenale si prende la briga di rispondere argomentando in maniera esilarante tra scuse ridicole e menzogne vere e proprie: "usiamo chitarre e tamburi perché non si può portare un organo in autobus... la «danza» la facciamo solo dopo la fine della messa... gli statuti sono stati approvati dunque anche la liturgia e le catechesi..."
Più avanti qualcuno dice che i neocatecumenali omettono oltre al credo e ad altre cose, omettono perfino la formula "Signore io non sono degno di partecipare alla tua mensa..."
Dallo spazio domande risposte di EWTN (una delle reti TV cattoliche più famose dell'area nordamericana) leggo i dubbi di un parrocchiano preoccupato dagli abusi neocatecumenali: "stanno in piedi alla consacrazione, decorano l'altare con i fiori, ballano attorno alla tavola-altare, accompagnano il canto della consacrazione con le chitarre". Insomma, i neocatecumenali -dovunque vanno- fanno sempre gli stessi pasticci!
Altra testimonianza da New York (nonostante il nome spagnolo dell'autore), sul sito Cantemus Domino si commenta un articolo del Seattle Catholic, accusando gli abusi dei neocatecumenali nelle loro "speciali liturgie": in piedi alla consacrazione, «alterazione dei testi liturgici», innamoramento esagerato per le icone kikiane, la celebrazione fuori dalla chiesa (addirittura in una caffetteria)... Riuscito ad entrare ad una celebrazione neocatecumenale, scopre un laico che fa una predica "coprendo" anche visivamente la faccia celebrante.
Notizie dal Canada: in questa pagina di Charismatic Heresy (in inglese), Muriel descrive le celebrazioni neocatecumenali:
* altare decorato con fiori
* solo calici kikiani, patene kikiane, icone kikiane...
* la messa viene introdotta da venti minuti di predica di un catechista
* la messa dura da due ore e mezza a tre ore e mezza
* il prete "rettore" predica stando seduto
* dopo il vangelo il celebrante invita a fare le risonanze (almeno mezza dozzina di persone commenta le letture, usando dai 4 ai 7 minuti ciascuno)
* ci sono due omelie
* la predicazione è aggressiva
* le preghiere dei fedeli sono lunghe, emozionali, stile carismatico
* la preghiera eucaristica viene cantata accompagnata dalle chitarre
* l'ostia è una grossa pagnotta
* la gente sta in piedi durante la consacrazione
* i preti, i diaconi e i chierichetti fanno la comunione solo dopo che l'hanno fatta tutti gli altri
* diacono e chierichetti vanno a ripescare gli avanzi dopo che ognuno si è "servito" per la comunione
* la gente si passa a mano il calice col Sangue di Cristo
* fanno tutti la comunione seduti
* c'è un balletto attorno alla "tavola" (altare)
Niente male... evidentemente le critiche che facciamo in Italia valgono anche all'estero! Ecco dunque il "carisma" del Cammino Neocatecumenale: liturgie straziate, e dottrina eretica.
I due video, col balletto durante la liturgia e la comunione self-service non risultano più disponibili.
Ulteriore notizia: leggo sul The Tablet (Inghilterra) che il cardinale Ivan Dias, prefetto della Propaganda Fidei, sarebbe "favorevole" al Cammino, e sarebbe "intervenuto" personalmente per "proteggere" il movimento (per cui i vescovi giapponesi non hanno potuto far altro che correre direttamente dal Papa).
Ho trovato anche la traduzione in inglese dell'articolo di Gianluca Barile riguardante i "sette anni di purgatorio"... sia pure da parte di uno che dice di "stimare molto" il Cammino (anche se condividendo qualche critica), forse perché - come dice a fine pagina - si esalta così tanto quando legge di questi eroici neocatecumenali che vanno dal Texas a Roma per applaudire il Papa...
Leggo su un forum canadese che lì c'è una rete televisiva chiamata "Salt & Light" ("sale e luce") che ha un palinsesto abbastanza ortodosso ma cita continuamente "i nuovi movimenti", profondendosi in elogi sperticati per i neocatecumenali.
Ho perfino trovato un blog di un anglicano (che non merita pubblicità) che commenta una notizia di Sandro Magister sugli abusi liturgici neocatecumenali, abusi che disgustano perfino gli anglicani!
In un forum alcuni inglesi commentavano con "urrà" e "Gloria!" le notizia sui vescovi giapponesi contro il Cammino.
Su un sito ateo trovo la soddisfatta derisione per i battesimi per immersione, di bambini completamente nudi (come fanno i neocatecumenali)... tenuti da un prete "attivista per i diritti dei gay", che nella messa ha usato un'ostia da dieci centimetri di diametro, ha pronunciato formule fantasiose al posto di quelle liturgiche. E' successo in USA. Chissà cosa scriveranno quando vedranno una messa neocatecumenale. O forse la messa neocatecumenale era proprio quella.
Altrove leggo che la messa neocatecumenale è chiamata "l'ora del tè dei settari" (forse tea-party andrebbe più propriamente tradotto con "l'ora del cazzeggio").
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