giovedì 26 giugno 2008

Le solite mezze verità (grandi falsità) dei neocatecumenali

Carissimo Paolo,

ti prego di non dire idiozie.

Nel 1997 Giovanni Paolo II ha chiesto una "regolazione statutaria" per il Cammino.

Poi, quando nel 2002 furono presentati gli statuti ad experimentum, Giovanni Paolo II non intervenne, non fece parola, non disse nulla, neppure un minimo cenno.

Eppure nelle udienze, nelle omelie, negli Angelus, aveva tante occasioni per farlo... Ma come? Non era stato lui a volere gli Statuti?

Evidentemente non gli piacevano, aveva in mente qualcosa di diverso. Infatti, per mesi, vi circondò col suo assordante silenzio.

Dunque, tu mi stavi dicendo una mezza verità, cioè una menzogna.

Come tutti i neocatecumenali dotati di un po' di intelligenza, sei costretto a mentire sempre di più.

Hai detto che molti prelati hanno voluto l'approvazione del Cammino. Anche questa è una mezza verità, cioè una menzogna.

Moltissimi altri prelati non hanno voluto l'approvazione del Cammino. Ma tu ovviamente non ne parli.

E nemmeno fai cenno al "metodo" con cui sono stati convinti i tuoi prelati nella immaginifica Domus Galilaeae.

Si sono riuniti lì di loro iniziativa, o dietro caldo invito di Kiko? (lo sai bene: Kiko)

Si sono riuniti lì a proprie spese, o ha pagato tutto il Cammino? (lo sai bene: il Cammino)

Hanno discusso il comunicato finale per pervenire ad un accordo, o hanno letto il testo senza avere modo e tempo di dissentire? (lo sai bene: non hanno avuto modo di dissentire)

Hanno espresso un umile parere a seguito di una richiesta del "discernimento di Pietro", oppure hanno fatto pressioni per produrre un veloce risultato? (lo sai bene: pressioni)

Tu non sei un cretino, e certamente ti sarai posto domande come queste, ed anche più severamente di quanto non le abbia espresse io.


Non sei un cretino, e perciò sai bene che anche un cardinale può in buona fede convincersi della bontà di un cammino... se inondato e subissato di "input" adeguati.

Sicuramente non sei un cretino, e perciò non ti sfugge che un'adeguata campagna di marketing può far apparire come «benedizione» quella che purtroppo tutti gli indizi mostrano essere un'«estorsione».

Il fatto che tu non sia un cretino, non ti autorizza a pensare che lo sia io.

Per cui non puoi mentirmi in maniera così patetica, chiamando "benedizione della Chiesa" il risultato - ancorché equivoco - di accurate manovrine neocatecumenali.

Non puoi chiamare "benedizione della Chiesa" uno Statuto incompleto, pubblicato nonostante la mancanza del parere essenziale di altre congregazioni. E se anche dovesse venire parere positivo dalla CDF, perché mai ci sarebbe stato bisogno di pubblicare già adesso lo Statuto incompleto? La Chiesa è forse il posto delle manovrine politiche di leader di fazioni?

Per onestà non dovresti neppure pretendere che il prodotto di un Pontificio Consiglio rispecchi esattamente e minuziosamente la volontà del Papa.

Non puoi chiamare "benedizione della Chiesa" il prodotto delle vostre pressioni.


E' proprio come in quella parabola: il padre dice al figlio "va' a lavorare nei campi", e il figlio risponde "sì" ma poi non ci va.

Non ci va, perché segue la sua ispirazione, piuttosto che la volontà del Padre.

Tu non sei cretino, e lo avrai già capito bene: il Papa vi manda le sue "decisioni" attraverso la lettera di Arinze, voi prima dite "sì" e poi disobbedite.

Avete disobbedito con ogni scusa (l'ultima scusa era la "fase di transizione")... e ora pretendi pure che tale disobbedienza debba meritare come premio lo statuto?

Avete letteralmente fabbricato l'approvazione, e pretendete pure di chiamarla "benedizione della Chiesa".

Ma sbandierare l'autorevolezza del cardinale Rylko non può cambiare il marciume che alberga nel vostro cuore e che trasuda da ogni parola che correte a scrivere qui sopra.


Vedi, voi neocatecumenali partite da un presupposto protestante.

Il cattolico, se ha un'ispirazione, chiede umilmente che venga vagliata e corretta dalla Chiesa.

E se la Chiesa dice "no", allora il cattolico abbandona la sua idea anche se la ritiene giusta.

Il protestante, se ha un'ispirazione, la segue in ogni caso.

Voi siete protestanti che pretendono di essere qualificati come cattolici.

Kiko ha seguito la sua ispirazione, ed ha preteso di imporla alla gerarchia cattolica.

Anziché farsi vagliare, ha preferito andare avanti.

Anziché obbedire, ha preferito fare di testa sua.

Non sei cretino, e perciò certamente in cuore ti brucia dolorosamente l'idea che non dovrebbe essere quello il metodo per farsi "riconoscere" dalla Chiesa.

Certamente hai il terrore di pensare a quale "valore" abbia uno Statuto che è stato estorto con l'inganno e con le pressioni, con le mezze verità e le complete bugie.

Certamente hai presente che la benedizione della Chiesa è un dono immeritato, non una preda da catturare con ogni sorta di astuzie, trucchi, mezzucci, disonestà e finzioni.


Se anche riusciste a convincere perfino uno come me che siete cattolici... questo vostro metodo di mezze verità, di slogan, di insinuazioni, questo vostro metodo di falsità e di arroganza, di rapacità e prevaricazione, è evidente che ha per padre il diavolo.