mercoledì 30 aprile 2008

Una profetica pagina di appunti scritta a marzo 2007

Pochi appunti informali su cosa succederà da qui a fine anno.

Negli ambienti della setta eretica neocatecumenale fervono i preparativi per i sei mesi di fuoco (giugno-dicembre 2007).

Se io fossi Kiko, certamente organizzerei due colossali eventi, il secondo più grosso del primo. Mi spiego meglio.

Il 12 gennaio 2006 la setta neocatecumenale aveva ottenuto l'udienza dal Papa.

Dato che un'udienza del genere va prenotata e organizzata mesi prima, possiamo facilmente dedurre che sia stata richiesta allo scopo di poter vantare in giro che anche Papa Benedetto XVI, fresco di elezione, "manda famiglie NeoCat in missione" (come a dire "potete fidarvi, anzi, dovete fidarvi").

In realtà le famiglie le ha mandate Kiko, si sono offerte volontarie solo perché sapevano che ciò faceva piacere a Kiko, un po' come quando l'allora sindacalista Fausto Bertinotti uscì con trenta compagni da «Essere Sindacato» per entrare nel Partito Comunista (trenta compagni, non uno di più, non uno di meno: dunque era il prezzo da pagare per poter entrare nel Partito non come un compagno qualunque, era una specie di "dote" da portare).

Allo stesso modo, quando si organizzò da queste parti il pellegrinaggio diocesano dei giovani, si prenotarono una ventina scarsa di giovani provenienti dalle parrocchie e quaranta (quaranta, non uno di più, non uno di meno) giovani neocatecumenali.

E dunque il 12 gennaio 2006 Kiko esponeva al mondo cattolico l'immagine (creata da lui) di un Papa che manda cinquecento famiglie neocatecumenali in missione neocatecumenale, cinquecento tonde tonde, non una di più, non una di meno (poco importa se il giorno dopo siano partite tutte e cinquecento tonde tonde; l'importante era il palcoscenico per lo spot kikiano-carmeniano).

Queste cifre tonde dimostrano che di "volontario" c'è solo il numero prefissato stabilito dai piani alti, una dote commisurata allo scopo che si vuole ottenere.

Come il compagno Bertinotti comandava di trovare trenta volontari (e trenta ne trovò, non uno di più, non uno di meno: la disciplina di partito), così il supercatechista locale stabiliva di mandare quaranta giovani volontari (e quaranta ne trovò, non uno di più, non uno di meno), così Kiko stabiliva che cinquecento famiglie (e cinquecento ne trovò, non una di più, non una di meno) presenziassero allo spot neocatecumenale davanti al Papa (col Papa da utilizzare come sponsor).

Sapevamo già che le "alzate" e le partenze "volontarie" delle famiglie neocatecumenali in missione neocatecumenale sono programmate dall'alto (dall'alto dell'équipe internazionale di Kiko e Carmen)

Quindi, quando probabilmente vedremo tra aprile e maggio qualcosa come cinquecento, oppure ottocento, oppure mille famiglie in missione, oppure 500-800-1000 "alzate", o robe del genere, con cifre molto probabilmente tonde tonde, sapremo che Kiko e Carmen stanno sparando fuori un altro spot pubblicitario per indorare la pillola dell'ormai certamente mancata "promozione" dello statuto, che nel migliore dei casi verrà prorogato di altri due o cinque anni, segno che questo quinquennio non è servito a niente.

Per cui il prossimo grande spot neocatecumenale servirà a dimostrare che dopotutto il Cammino produce frutti (spacciando per frutti cattolici quelli che invece sono frutti kikiani).

Attenzione però alle circostanze imprevedibili. Dopo avere per mesi preparato lo spot del 12 gennaio 2006, qualcosa andò buca.

A metà novembre 2005, quando ormai doveva essere già pronta la lista delle cinquecento famiglie cosiddette "volontarie" per la missione neocatecumenale, Kiko, Carmen e don Pezzi furono chiamati dal Papa in udienza privata per una sgridata solenne sulla liturgia, probabilmente non la prima del suo pontificato, certamente non l'ultima (visto l'atteggiamento di Kiko e Carmen).

Facile dedurre che il Papa abbia detto a Kiko, Carmen e Pezzi: «le cose che vi ho detto poco fa ve le farò mettere per iscritto», e così prese forma pochi giorni dopo la fatidica lettera del cardinale Arinze.

Tutto questo vuol dire che lo spot neocatecumenale così accuratamente preparato per "comprarsi" la benevolenza di papa Ratzinger appena dopo l'inizio del pontificato andò loro buca nella maniera più plateale: non solo la «bastonatura» sulla liturgia, ma anche l'imprevista (prevedibilissima) precisazione di papa Benedetto XVI nel giorno dello spot neocatecumenale: il cardinale Arinze «vi ha impartito a mio nome alcune norme…»

Certamente il dipartimento propaganda neocatecumenale ha dovuto faticare un pochino per utilizzare lo spot, poiché quell'inciso tutt'altro che secondario ha rovinato un po' la festa.

Ma cosa fare ora che il quinquennio ad experimentum sta per scadere?

Cosa fare per mostrare che il Cammino produce qualcosa di buono nonostante la più ampia disattenzione alle più elementari norme contenute nello Statuto?

Cosa fare per convincere la gerarchia ecclesiastica (sia quella ostile, sia quella favorevole) che la mancata "promozione" dello Statuto e la tuttora mancata pubblicazione del Direttorio Catechetico sarebbero un ennesimo elogio al Cammino?

Impossibile vivere passivamente quella scadenza; come nel gioco del poker, in mancanza di carte favorevoli, occorre alzare la posta, serve un bluff, un diversivo, un imbroglio.

Per cui l'ipotesi più plausibile è un altro spot neocatecumenale, ancora più grosso di quello del 12 gennaio 2006, la cui linea di fondo (non pubblicata) sia: "non gli hanno approvato gli Statuti ma guardate quanto sono belli, bravi e capaci".

Gli spot planetari non si improvvisano, per cui qualcosa dev'essere già in cantiere da tempo, magari anche già pronto: forse altre 500-800-1000 famiglie in missione? forse 500-800-1000 preti? forse 500-800-1000 monache di clausura? forse 500-800-1000 milioni di euro da devolvere in opere benefiche della Chiesa? forse un incontro iper-ecumenico con 500-800-1000 ebrei? forse un'insalatone misto di tutto questo?

O forse, come diversivo, una ennesima (e sempre meno credibile) dichiarazione di obbedienza? (senza però veramente rinnegare gli errori dottrinali e liturgici)

Personalmente sono convinto che Kiko e Carmen hanno in animo lo scisma già da molto tempo; una sorta di ricatto alla Chiesa: "o ci dichiarate cattolici o ce ne andiamo" (chi ha studiato storia della Chiesa sa che quasi sempre l'eresia è sfociata in uno scisma).

Per questo è necessario comprare la benevolenza della gerarchia ecclesiastica, con argomenti convincenti, con argomenti televisivi (poiché, si sa, tutti i parroci guardano la TV, e pure i vescovi), ostentando una crescita di fedeli e di fede (poco importa che siano fedeli di Kiko e del kikismo piuttosto che fedeli della Chiesa e di Cristo).

Il "botto" dovrebbe dunque avvenire poco prima della scadenza del 29 giugno 2007, in modo tale da sterilizzare almeno le maggiori perplessità di chi si chiederà come mai lo statuto viene "rimandato" (diranno "prorogato", "promosso") di altri cinque anni anziché diventare definitivo.

Ma il primo "botto" non sarà sufficiente, poiché il 1' dicembre 2007 scadrà anche l'ultimatum per riportare le messinscene del Cammino alla Messa della Chiesa.

Per cui occorrerà preparare un secondo "botto", un altro bluff da giocare non più tardi di novembre, una menzogna ancora più viscida e falsa per poter dire: "visto? il Cammino, con le sue liturgie attira ancora tante conversioni alla fede, dunque la liturgia ce la dovete lasciare".

Questo secondo "botto" cozza rumorosamente col fatto che papa Ratzinger è notoriamente attentissimo alla questione della liturgia (da decenni non smette di dire che la crisi della fede e la crisi della liturgia vanno a braccetto) e pertanto non basterà fare le solite feroci pressioni, ci sarà bisogno di qualche trucco sporco per aggirare l'ostacolo.

Dall'inizio del 2008 la situazione neocatecumenale sarà di manifesta disobbedienza, costringendo la setta eretica kikiana ad attività di convincimento della gerarchia cattolica cento volte più faticose.

Ma forse è proprio lo scontro ciò che Kiko e Carmen cercano, in modo tale da fare come Lefebvre e gli altri scismatici: allontanarsi dall'unica vera Chiesa dicendo però di essere loro i veri cattolici, allontanarsi dicendo di essere stati cacciati ingiustamente da chi non capiva il Concilio… allontanarsi perché in un simile stato di disobbedienza il bluffare ed il corrompere si rivelerà gravoso come non mai.

Kiko e Carmen, come tutti gli altri figli ribelli della Chiesa, hanno bisogno di un Papa diverso da Benedetto XVI (che con la bocca elogiano ma nel cuore odiano).

Il giornalista Maurizio Blondet detesta il Cammino Neocatecumenale

Condividere una posizione di un autore non significa condividerne tutto il pensiero.

Se Stalin fosse l'unico al mondo ad aver detto che due più tre fa cinque, beh, noi saremmo d'accordo con Stalin senza per questo essere staliniani.


Il caso Blondet è interessantissimo, qualunque opinione abbiate di quel giornalista, interessantissimo per il fatto che lui e Gennarini (responsabile stampa del Cammino e responsabile del Cammino in USA) sono stati in passato grandi amici.

Anni prima, Blondet aveva addirittura difeso il Cammino, probabilmente solo in virtù dell'amicizia con Gennarini e delle sue descrizioni entusiastiche del Cammino.

Pare che l'amicizia si sia incrinata drammaticamente quando Blondet ha cominciato a scoprire cosa si cela nel Cammino Neocatecumenale... Indovinate un po'? Blondet aveva letto alcuni testi di padre Zoffoli.

Blondet ha una posizione critica nei confronti di certi ambienti ebraici e sionisti (i due termini non sono sinonimi) e, professandosi cattolico, detesta ogni inquinamento della fede.

In particolare era stato colpito molto negativamente dall'uso (cioè dall'abuso) di simboli ebraici e oggettistica ebraica nelle liturgie neocatecumenali (del tutto assenti nelle liturgie cattoliche).

Ed era stato deluso anche dagli ambigui legami tra i vertici neocatecumenali e la "setta Lubavitcher".

I tre articoli in questione sono stati pubblicati nel 2005:
1) Cristianisti amici dei Lubavitcher
2) Risposta di Maurizio Blondet a Giuseppe Gennarini (Gennarini, responsabile del Cammino per gli USA)
3) Ancora sui neocatecumenali

(nota: in un quarto articolo comparso sullo stesso sito Effedieffe, un altro giornalista passa in rassegna le storture neocatecumenali)

In uno dei tre articoli sopra citati il Blondet commentava amaramente l'elogio sperticato della Domus Galilaeae pubblicato dall'amico Gennarini su Il Foglio; Gennarini, fra le altre cose, vi aveva descritto le danze attorno alla Torah, il legame ambiguo con gli ebrei "ortodossi", l'enorme spesa affrontata per realizzare la Domus.

Blondet lamenta fra l'altro anche la diffamazione ai danni di chi abbandona il Cammino (parla di "voci" che spera essere "non vere", ma che descrivono proprio "il carattere di una setta").


Gennarini, da buon neocatecumenale, è disposto a tradire le più grandi amicizie da un momento all'altro non appena queste smettano di elogiare il Cammino.

Infatti ha sparato contro il vecchio amico Blondet la raffica standard di accuse: Blondet sarebbe "un opportunista", che conoscerebbe il Cammino solo "dagli articoli di Sandro Magister", che si sarebbe "fissato maniacalmente" sulla danza attorno alla Torah (che era stata vantata dallo stesso Gennarini su Il Foglio), ecc.


Dunque, il punto è questo: indipendentemente dal giudizio che si può avere su Blondet, il comportamento di Gennarini è molto eloquente.

Ed è altrettanto eloquente che i neocatecumenali vogliono non solo vantarsi delle loro evidentissime scempiaggini (come aveva fatto a febbraio 2005 Gennarini su quel quotidiano a diffusione nazionale), ma pretendono anche elogi e approvazioni.

Ecco perché i tratti della "setta" sono diventati visibili a Blondet, enormemente deluso da un carissimo vecchio amico.

Se Gennarini (capo dei neocat USA) è così, perché mai ci dovremmo meravigliare che lo siano anche tutti gli adepti neocatecumenali proporzionalmente al loro impegno nel Cammino?

Se Gennarini opera la più vergognosa disinformazione (magistralmente applicata nella famigerata intervista a Zenit dove stravolge il senso della lettera di Arinze contenente le "decisioni del Santo Padre"), come meravigliarsi che gli adepti della setta eretica neocatecumenale, proporzionalmente al proprio coinvolgimento, considerino "verità" solo l'elogio del Cammino e "calunnia" qualsiasi altra posizione?

Provocazione: "il Cammino è peggio della mafia"

Non fingere di non sapere che l'eresia "neocatecumenale" di Kiko e Carmen sta trascinando tantissime anime verso l'errore.

Non è vero che non lascerà traccia. Ne ha lasciata già troppa.

Molte anime si sono accostate al falso cristianesimo composto dalle elucubrazioni pseudoteologiche di Carmen e dall'arroganza di Kiko.

Certamente il Signore saprà distinguere tra la buona fede dei semplici adescati con l'inganno dal Cammino e la diabolica ostinazione di coloro che hanno voluto mettere da parte i loro dubbi e le loro incertezze per seguire il verbo kikiano-carmeniano.

Non basta essere contro l'aborto, contro i PACS e contro l'eutanasia per dirsi cattolici. Fin troppo facile ammantare di presunta ortodossia un Cammino che propaga idee sbagliate su Cristo, sulla Chiesa, sui rapporti umani e su tantissime altre cose. Fin troppo facile guardare la pagliuzza (i preti che assolvono con tre Pater-Ave-Gloria) e non la trave (le confessioni pubbliche)...

La Chiesa è sopravvissuta a periodi terribili: per esempio, all'epoca dell'eresia ariana, solo una minoranza dei cristiani non era eretica.


Hai ragione: moltissimi sacerdoti, quando hanno la sventura di ritrovarsi il Cammino in parrocchia, cercano di conoscerlo, cercano di distinguere il grano dal loglio.

Ma anche i parroci più idioti capiscono in breve tempo di non avere alternative: o vengono fagocitati dal Cammino, divenendone schiavi e camerieri (talvolta ben pagati), oppure sradicano con la forza il cancro dalla parrocchia prima che sia troppo tardi.

Non sempre questi ultimi ci riescono, poiché il Cammino è come una mafia. È la mafia neocatecumenale che spesso riesce anche a far rimuovere il parroco.

Mafia? ma cosa dico?
Il Cammino è peggio della mafia.

La mafia vuole soldi e potere, ma non è disposta a uccidere una gallina dalle uova d'oro, non è disposta ad ammazzare un commerciante da cui può ancora estorcere comodamente denaro.

Il Cammino invece invade le parrocchie e le "neocatecumenalizza" (di fatto "uccide" le parrocchie), non riconoscendo – se non per "politica del momento" – nessun'altra forma di vita di fede...

Il Cammino pretende soldi e prole dai poveracci che pianificherebbero volentieri in modo più equilibrato la loro economia e la loro famiglia… poco importa che le famiglie si sfascino, poco importa che gli aderenti siano costretti a "versare nel sacco nero" enormi quantità di soldi).

La mafia vuole soldi e potere, ma non pretende di entrare nella tua coscienza ed importi cosa devi pensare, come devi agire, che forma e colori devono avere i mobili che hai in casa.

Il Cammino invece ti impone perfino cosa e come devi pensare.

Il Cammino si spaccia per "approvato", pretende di essere "approvato", arreda (devasta) le Chiese in misura proporzionale a quanto le ha conquistate, esige di essere osannato, pretende di mandar via (non appena ne ha la possibilità) ogni ostacolo alla propria espansione.

Il Cammino pretende di imporre la propria "versione ufficiale": basta dimostrare che Gennarini ha mentito e mistificato, che subito partono le accuse di maldicenza, basta dimostrare che Kiko parla in modo arrogante al Papa, che subito partono le accuse di calunnia, basta mostrare cosa dicono esattamente i documenti pontifici (il contrario della propaganda neocatecumenale), che subito partono le minacce di azioni legali.

Per questo si può dire che il Cammino è peggio della mafia.

Sacerdoti e vescovi di diversissima estrazione (dal più tradizionalista al più progressista) sanno che il Cammino è una bestia pericolosa, e spesso non possono facilmente liberarsene, anzitutto perché in attesa del giudizio definitivo della Santa Sede non possono scatenare guerre personali ("tizio contro l'intero Cammino") che, grazie alla propaganda neocatecumenale, farebbero apparire i neocatecumenali come vittime innocenti.

E queste cose accadevano trent'anni fa ed accadono ancora oggi. Non è cambiato nulla.

Il Cammino se ne infischia delle decisioni del Papa. Ed il Papa cosa fa? Tenta disperatamente di trovare una soluzione decente per evitare di tagliar via il grano nel momento in cui darà ordine di segar fuori il loglio.


In quel che non riuscirà la gerarchia cattolica, riuscirà certamente la giustizia divina.

Minacciate, cari fratelli che siete nell'errore, minacciate pure.

Ma non saranno gli studi legali a dimostrare la vostra sedicente ortodossia, non saranno gli avvocati civili a darvi l'approvazione della Chiesa che tanto vantate ma non avete.


Post Scriptum. Il mio parroco metterebbe volentieri la firma per quanto scritto sopra. Ma non ha il computer. E alla sua età dubito che abbia voglia di comprarne uno ed imparare ad utilizzarlo. È per caso da "non conteggiare" nell'elenco delle persone che non partecipano a questo sito?

Risposta a uno che dice di aver "incontrato la Parola" grazie al Cammino

Caro amico che hai "incontrato la Parola",

sappiamo che Nostro Signore è capace di servirsi temporaneamente anche dei più gravi errori commessi dagli uomini pur di riconquistare il cuore di una sola pecorella smarrita.

Hai incontrato il Cammino Neocatecumenale, un'esperienza che ti sta segnando.

I suoi fautori ti dicono che è la risposta giusta, ti dicono che con quello si appartiene alla Chiesa cattolica, con quello si fa esperienza di Cristo, che i vertici della Chiesa lo approvano, eccetera eccetera.

Ci siamo noi, qui, a dirti che non è vero.

Ci siamo noi che ti diciamo che il Cammino non porta alla vera fede cattolica ma porta a qualcosa di assai diverso.

Per dimostrarti la nostra sincerità giochiamo a carte scoperte: ti proponiamo infatti il metodo e i documenti perché tu possa verificare da te quello che diciamo.

Ti invitiamo a verificare con i tuoi occhi ciò che ti dicono i catechisti.

I catechisti ti dicono che la Chiesa approva il Cammino? ti indichiamo i numerosi documenti di vescovi e cardinali che non sono di quel parere, e ti indichiamo i motivi per cui lo Statuto è un'approvazione incompleta e temporanea.

I catechisti ti dicono che l'insegnamento del Cammino è quello della Chiesa? ti indichiamo le numerose testimonianze e i tanti documenti di sacerdoti affidabili che dimostrano la presenza di numerosi e gravi errori dottrinali nelle catechesi.

I catechisti ti dicono che la liturgia del Cammino è quella della Chiesa? ti proponiamo di leggere attentamente la lettera del cardinale Arinze con le "decisioni del Santo Padre", che dimostra l'esatto contrario di ciò che invece ti hanno detto i vertici del Cammino.

I catechisti ti dicono che il Cammino produce tante vocazioni al sacerdozio? ti suggeriamo di riflettere sul vero significato dei seminari "Redemptoris Mater".

I catechisti ti presentano Kiko come un santo? ti proponiamo di riflettere un attimo sui suoi atteggiamenti di vanità ("nuova estetica"), di arroganza ("i vescovi non ci capiscono"), eccetera.

Non ti costa nulla verificare.

Se i catechisti insegnano ciò che insegna la Chiesa, dovresti trovare una concordanza perfetta con il Catechismo della Chiesa Cattolica, no?

Se invece, come potrai verificare, l'insegnamento del Cammino è difforme da quello della Chiesa, allora dovrai trarre le conseguenze, no? O sei più affezionato alla "Parola del Cammino" piuttosto che al vero Vangelo che solo la Chiesa annuncia integralmente?

Controargomentazioni ad un neocat che finge di ragionare

1- Il Cammino riscopre il Cristianesimo primitivo nella sua essenza,offrendo a tutti(non è vero che sia selettivo) una coincreta opportunità di vivere la propria fede in comunione con i fratelli;

Il termine "riscoprire il cristianesimo primitivo" contiene già un giudizio di merito, per la precisione un giudizio negativo, perché insinua che il cristianesimo attuale non sia puro come quello "primitivo". Non mi addentro nei dettagli, perché chiunque può osservare che il Cammino "riscopre" solo alcuni elementi, pretendendo che questi siano l'«essenza» (ma l'essenza del cristianesimo è Cristo, via, verità e vita, e il metodo è quello stabilito da Cristo, che ha fondato la sua Chiesa su Simon Pietro e gli apostoli).

Tale giudizio neocat sarebbe fondato solo nei casi in cui ci si limita ad osservare alcune situazioni particolari, come per esempio certe beghe di sacrestia, oppure quel cattolicesimo vissuto superficialmente ed esteriormente, oppure certo cattolicesimo magari tanto pio ma sostanzialmente ostile alle indicazioni del Papa (si pensi per esempio al sedicente "cattolicesimo adulto" di un capo di governo).

Ma se si guarda al criterio generale, e cioè al legame stretto che c'è tra san Pietro ed il suo legittimo successore Benedetto XVI, non si nota nessuna necessità di "riscoprire il cristianesimo primitivo" (inteso nella maniera del Cammino, cioè un finto archeologismo per giustificare le proprie balzane invenzioni), poiché la Chiesa ha conservato intatto il deposito della fede.

In questo contesto, un vescovo "indegno", un parroco squinternato, un prete eretico, un parrocchiano squadernato, non fanno testo. Anche se ne trovassi a centinaia, a migliaia.

Nostro Signore ha infatti fondato la sua Chiesa, ed ha garantito a Simon Pietro (primo Papa) che «gli inferi non prevarranno» contro di essa. A noi cristiani interessa l'unica vera Chiesa, che è quella cattolica, quella stabilita da Cristo, ed interessa l'unica vera garanzia, e cioè il Papa ed i vescovi uniti con lui che hanno il compito di guidarla con l'assicurazione che, qualsiasi cosa accada, «gli inferi non prevarranno».

Il termine "riscoprire il cristianesimo primitivo" contiene un giudizio negativo su tutta la Tradizione: nel caso della propaganda neocatecumenale, il cristianesimo non sarebbe più "primitivo" dall'imperatore Costantino fino al Concilio Vaticano II: sedici secoli di tradizione cattolica messi tra parentesi, sedici secoli di sviluppo del cristianesimo messi da parte, sedici secoli di successori degli Apostoli cancellati di punto in bianco.

Quel "riscoprire il cristianesimo primitivo" è uno slogan falso e tendenzioso.

Per capire quanto sia falso e pretenzioso, provate a seguire questo esempio, costruito in modo del tutto simile a tale slogan, da parte di un'immaginaria persona che detesti la polizia: «siccome l'altro giorno un giornale ha parlato di un poliziotto corrotto e di una stazione di Polizia che spreca elettricità perché dimenticano la luce accesa in ufficio anche di notte, allora l'intero corpo di Polizia sarebbe tutto da detestare, da eliminare». Questo è il metodo dei neocatecumenali.


È stato usato il termine "selettivo", ma non è la "selezione" che ci preoccupa: è il settarismo del Cammino che ci preoccupa.

Il Cammino non "seleziona" la gente, ma la attira con l'inganno. E una volta che si finisce nelle grinfie dei catechisti, si resta schiavi della setta, per una lunga serie di condizionamenti psicologici, pseudoreligiosi, ecc. (per esempio le confessioni pubbliche, il martellamento psicologico, la "love bomb" e gli altri trucchetti di fronte ai quali non tutti sono vaccinati).


2.-Il Cammino suggerisce il giusto distacco dal mondo con le sue perverse lusinghe quotidiane,secondo l'esperienza e la predicazione paolina;

Anche questa frase è uno slogan.

Cosa significa "giusto distacco dal mondo"? Ne esiste forse uno giusto e tutti gli altri ingiusti? Ne esiste forse uno più giusto di tutti gli altri? E in questi casi solo il Cammino ha l'esclusiva di presentarlo?

La Chiesa non sapeva suggerire un "giusto distacco" fino a che Kiko non ha presentato il suo?

E poi: "le perverse lusinghe quotidiane"? Cosa significa?

Significa forse che tutte le cose del mondo sono cattive? (ma questa è l'eresia catara)

Significa forse che il mondo si divide in bianco e nero, tra cose sante e lusinghe perverse? (ma questo è l'errore manicheo)

Significa forse che la vita cristiana, anziché essere una tensione verso Cristo, è banalmente una lotta moralistica contro le "perverse lusinghe"? (ma questo è protestantesimo calvinista o puritano)

Significa forse che senza il suggerimento del Cammino non esiste scampo alle "perverse lusinghe"? (ma questa è la vanità arrogante e menzognera del Cammino, che agita un pericolo in modo da proporsi come rimedio).

Significa forse che il cristianesimo della "predicazione paolina" consiste in queste robe strane che solo il Cammino avrebbe capito?


3-il Cammino valorizza tutti i documenti del Vaticano II,senza trascurarne nessuno;

Questo slogan contiene un'accusa agli altri ambienti cattolici, che "trascurerebbero" qualcosa del Concilio Vaticano II.

Benissimo: vogliamo dunque chiedere ai neocatecumenali come fanno, con quelle liturgie obbrobriose, a "non trascurare" il documento Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II...? Tale documento smentisce clamorosamente tutte le invenzioni pseudoliturgiche di Kiko e Carmen.


4-Papa Ratzinger,come prefetto per la Congregazione della Dottrina della fede,in piena sintonia con i papi che lo hanno preceduto al soglio pontificio,ha avuto parole di elogio per il Cammino inteso come uno dei grutti più vivi e veri del Concilio;

Il Cammino neocatecumenale confonde le parole di incoraggiamento con gli elogi, e confonde gli elogi con le approvazioni formali.

In sintonia con i predecessori, papa Benedetto XVI non smette di incoraggiare il Cammino Neocatecumenale a... tornare sulla retta via!

Le ultime parole di "elogio" del Cammino sono state scritte a Kiko, Carmen e Pezzi il 1° dicembre 2005, con la lettera sulla liturgia (contenente le "decisioni del Santo Padre)".


5-il Cammino non viola la libertà di nessuno,suggerisce un itinerario e chi vuole può seguirlo in totale libertà,adeguandosi ai carismi che lo hanno ispirato.

Più che uno slogan, questo sembra un patetico e maldestro tentativo di difendersi, descrivendo l'esatto contrario della realtà nella speranza che l'ingenuo interlocutore sia portato a pensare che la verità sia una via di mezzo tra lo slogan pro-neocatecumenale e le accuse fatte al Cammino.

In realtà, come si evince dalle numerosissime testimonianze raccolte da persone attendibili, il Cammino viola ampiamente la libertà di chi ingenuamente accetta di aderirvi.

Quanto già descritto da teologi affidabilissimi come padre Zoffoli e monsignor Landucci è stato sostanzialmente confermato per iscritto da molti vescovi e cardinali.

Vorrei far notare che molti di questi prelati hanno una linea e uno stile differente da quello di Zoffoli e Landucci (potrei citare nomi, date e fatti; non voglio dilungarmi), ma dalle testimonianze raccolte nelle proprie diocesi sono giunti alle loro stesse conclusioni.

E sono da considerare rilevanti anche le testimonianze praticamente concordi di tutti quei fortunati che sono riusciti a sfuggire dai lacci del Cammino Neocatecumenale.

Kiko censura internet, ma i suoi gli disobbediscono

Durante l'avvento 2006, Kiko comandò di non utilizzare più internet, se non per la posta elettronica, per evitare che i suoi adepti avessero modo di leggere spiegazioni e informazioni diverse da quelle "ufficiali" fornite dai catechisti del Cammino.

Qui sotto, il commento irriverente e divertito che scrissi a gennaio 2007 ad alcuni neocatecumenali che, imitando le proverbiali disobbedienze kikiane, disobbedirono all'ordine perentorio di Kiko.


Ah, ah, ah!

Vorrei solo segnalare che i neocatecumenali "anonimi" ed i criptoneocatecumenali che stanno imperversando in queste pagine, stanno disobbedendo a Kiko che aveva emesso all'inizio dell'avvento uno speciale decreto di Censura Internet. Passaggi e scrutini sono in pericolo! La patente di cattolico adulto (che avreste ottenuto tra qualche decennio, se fosse andato tutto bene) si allontana!

Infatti, mi domando come faranno alla prossima confessione pubblica quando il catechista di turno, credendosi un dio, oltre a chiedere minuziosamente i dettagli dei peccati sessuali veri e presunti, passati, presenti e futuri, chiederà urlando con voce roca anche "quanto avete utilizzato internet per cose non ammesse da Kiko e Carmen?"

A proposito di "il Papa chiama Kiko" e di "parroco strafelice dei neocat"

Ma non è possibile... lascio qui la pagina con un centinaio di commenti, torno dopo poche ore e ne trovo oltre duecentoventi...! Queste pagine di discussione cominciano a diventare di fuoco, eh?

Premessa importante: siamo cattolici, e pertanto abbiamo da ridire su ogni cosa che distorca la verità, tanto più se a distorcere la verità (e la tradizione, il magistero, la dottrina, la liturgia, ecc.) è gente che si autoproclama cattolica pensando che Kiko sia la verità ultima!


Il Papa "chiama" Kiko in Vaticano? ma certamente! ha chiamato i vertici del Cammino per la doppia reprimenda di novembre 2005, alla quale è seguita la lettera del cardinale Arinze (ahivoi, scritta in un italiano impeccabile e comprensibilissimo)... semmai è Gennarini che non capisce l'italiano. Tanto meno lo capiscono Kiko e Carmen, che il 17 gennaio 2006 hanno risposto che obbediranno ma a modo loro...

Il Papa "chiama" Kiko alla giornata dei movimenti di giugno 2006? ma certamente! quale miglior occasione per dichiarare al mondo di voler emendare il Cammino da tutti gli errori? E invece no: Kiko ne approfitta per fare una sua personalissima protesta sindacale.


Ma su, cari amici neocatecumenali... diteci un po': che cosa si prova a fondare la propria fede su dei mentitori come Kiko e Carmen?

(provate almeno a considerare la menzogna, ripetutissima, della "imminente approvazione": ve l'hanno fatto credere a giugno 2007, a settembre 2007, a febbraio 2008, a Pasqua 2008... e la "sicura" approvazione è tuttora presente solo nelle vostre fantasie!)


Certo, i neocatecumenali provano a vivere il Vangelo. Purtroppo, però, provano solo secondo le elucubrazioni eretiche di Kiko e Carmen.

I neocatecumenali sviliscono sempre il Vangelo, anche quando non lo brandiscono come arma.


Diffamare il Cammino? Ma noi non diffamiamo nessuno! Ripetiamo solo quanto ampiamente esposto da persone molto più serie di noi (monsignor Landucci, padre Zoffoli, una discreta quantità di vescovi e cardinali, incluso il cardinale Arinze che vi trasmetteva le "decisioni del Santo Padre").

Il Cammino è eretico, e papa Benedetto XVI non smette di concedervi possibilità per emendarvi. E voi invece approfittate di queste possibilità per continuare a disobbedire, propagare errori dottrinali, inculcare mentalità autolesioniste, cupe, tristi...


Lucia, il Cammino ha molte storture, e la fatidica lettera del cardinale Arinze è stata disattesa. Lo ha detto Kiko stesso: «e per la Comunione... ci dà due anni». Capisci? Kiko non dice: "il Papa vuole XYZ, noi da oggi faremo tutti quanti XYZ". No! Kiko dice: «il Papa vuole XYZ, ma noi organizzeremo delle equipe per concordare coi vescovi i modi e i tempi... il Papa vuole XYZ, ma visto che ha detto "entro due anni" allora noi ci prenderemo tutti e due gli anni e poi vedremo se è il caso di obbedire a XYZ...»

Chi ama veramente la Chiesa, non riesce a fare a meno di condannare ciò che si spaccia per Chiesa ma non lo è!

Ecco perché chi NON critica il Cammino, o NON lo conosce, oppure NON ama la Chiesa!


Nota costruttiva: le espressioni critiche che utilizzano il termine "neocatecumenali" sono da applicare proporzionalmente alla foga kikiana che alberga nei singoli cuori.

È ovvio che una persona di buon cuore che sta cominciando ad avvicinarsi al Cammino è ben diversa da un catechista fanatico o, peggio, un aspirante catechista.

Conosco io stesso gente che in buona fede (ed ignoranza) crede che il Cammino sia una cosa buona.

Solo che nonostante il buon cuore e nonostante la buona fede, si può finire per ignoranza nelle maglie dell'eresia. Specialmente quando gli eretici vanno falsamente annunciando "il Papa ci approva! il Papa ci loda! il Papa ci premia! il Papa ci elogia!"


Parroco strafelice delle catechesi neocatecumenali: dev'essere ovviamente il tipico parroco che non sa come riempire la parrocchia. Se fosse un po' più avveduto, si chiederebbe: ma è meglio una parrocchia vuota o una parrocchia piena di eretici?

Meglio una parrocchia dove c'è almeno la possibilità di insegnare qualcosa di cattolico, o meglio una parrocchia dove c'è la sicurezza che si sta insegnando qualcosa di eretico?


Ultime notizie!

Vi avevo parlato di un prete diocesano proveniente dai neocatecumenali.

Sapete come lo chiamano in parrocchia? il cadavere.

Risposte allo stesso neocat di prima

Camineo fu chiuso all'improvviso; e più tardi riaperto, ma... "modificato". Rettificato. Parzialmente deneocatecumenalizzato.

Cercando "neocatecumenal" sulla sua casellina di ricerca, qualche giorno dopo la censura kikiana, apparivano solo cinque pagine su duecento e rotti articoli.

Oggi vi compaiono 125 articoli sul Cammino (e naturalmente nessun cenno alle "bastonature" di aprile 2008).

Come già detto, i neocatecumenali adescano molte persone sinceramente religiose e poi le traviano. Dunque non è strano che dei neocatecumenali di fresco ingresso recitino ancora il rosario, partecipino ancora ad un corso sui metodi naturali, ecc. Il problema è "dopo".

Infatti, a lungo andare, man mano che si cementa il legame con la "comunità", queste robe per "cristiani della domenica" vengono accuratamente spazzate via.

Man mano che uno procede nel pluridecennale e costosissimo cammino per avere la patente di fede adulta, si ritrova ad ogni passo ad un bivio: o fai come richiesto dai catechisti, o sei fuori dalla setta con tutte le maledizioni e le persecuzioni che puoi immaginare.

Nella famosa giornata per i movimenti (altrimenti nota come la giornata della rivendicazione sindacale di Kiko), appena Kiko finì di parlare i neocatecumenali presenti si alzarono in massa e se ne andarono. Fu facile riconoscerli: erano quelli che avevano applaudito più vigorosamente a Kiko. Sapete, la sera stessa c'era una convivenza, ed i neocat non potevano perdere tempo ad ascoltare il Papa; per loro "la giornata dei movimenti" era l'occasione per rifilare una predica di Kiko agli altri movimenti...


Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era cristiano, e l'altro era neocatecumenale.

Durante la celebrazione, il neocatecumenale salì sull'ambone, sfasciò il microfono e, con quanto più odio verso sé stesso gli era possibile, gridò a gran voce: "Sono un Caino! Sono un Caino!" Poi tornò a casa. Non contento, telefonò ad una persona alla quale era convinto di aver fatto del male, e telefonicamente le annunciò: "dall'altare ho detto: «sono un Caino!»" La persona dall'altro capo del telefono non capì, ed il neocatecumenale si offese perché aveva trovato una scarsa sensibilità biblico-liturgica-kenotico-kerigmatica.

Il cristiano invece si fermò un attimo in preghiera in fondo alla chiesa, fece l'esame di coscienza, si inginocchiò in confessionale, si confessò, ricevette l'assoluzione, e si sentì liberato da un peso e felice di essere di nuovo in comunione con Nostro Signore.

Nota: queste cose sono veramente accadute. La persona all'altro capo del telefono, quella che non capì il termine "Sono un Caino", era mia madre.

Risposte ad un neocat su GP2, Zoffoli, famiglie neocat numerose, censura kikiana di internet

1) riguardo al Cammino, lo stesso Giovanni Paolo II aveva ricevuto, fino al 1997, informazioni "addomesticate"; non ci meraviglia che Ruini e altri possano essere a tutt'oggi disinformati (immagina di avere l'intero tuo staff che da decenni ti parla bene della Juventus e ti ha addomesticato perfino i motivi della retrocessione in serie B).

Dall'inizio dell'Avvento 2005, Kiko ha dato ordine di ridurre drasticamente l'utilizzo di Internet. Evidentemente ha paura che cliccando cliccando un adepto della sua setta possa scoprire qualche magagna non sufficientemente addomesticata... Cfr. ad esempio l'indimenticabile "caso Gennarini".


2) nel 1995 Ruini non ha contestato la validità delle accuse di padre Zoffoli, ma solo il fatto che queste potessero apparire come un giudizio già definitivo da parte di tutta la Chiesa; è ovvio che non si dà immediatamente totale fiducia a chi manda una denuncia "fuori dal coro", altrimenti i "protestatori" professionisti riuscirebbero a guastare ogni cosa nell'arco di 24 ore.

Se un sacerdote scrivesse oggi un libro intitolato "San Giovanni Paolo II", verrebbe redarguito allo stesso modo di padre Zoffoli. Eppure oggi sono in tantissimi (con grande probabilità lo stesso papa Benedetto XVI) a considerare Giovanni Paolo II un santo...


3) "avere tanti figli" non è una cosa cattiva: i figli sono un dono di Dio, tanto più bello quanto più domandato. Ciò che contestiamo ai neocatecumenali è l'avere irresponsabilmente tanti figli. "Produrre" figli solo perché i sommi catechisti della setta neocatecumenale non credono assolutamente che una coppia possa mantenersi casta o possa usare i cosiddetti "metodi naturali"... e pertanto inducono a "figliare" anche quando per la donna sarebbe sconsigliabile portare avanti una gravidanza.

I figli sono un dono di Dio, ma i neocatecumenali, per dare ipocritamente a vedere che accettano tale dono, lo inseguono disordinatamente.


4) dal commento dell'anonimo neocatecumenale qui sopra, pare che Kiko abbia censurato non solo l'uso di internet (perfino Camineo.info, uno dei più famosi e corposi siti neocatecumenali, fu chiuso all'improvviso e senza preavviso)... ma ha dichiarato damnatio memoriae anche al nome di padre Zoffoli (che il neocat di turno va etichettando "il sacerdote").

Comunque, caro amico, cosa dirai ai catechisti? Che hai peccato contro il divieto di internet? Che lo avevi fatto con buone intenzioni, sperando di far ravvedere i miscredenti e convertirli alla Vera Fede Neocatecumenale?

Italia: mille parrocchie infestate dal Cammino Neocatecumenale

Sul neocatecumenalissimo Catechumenium.it c'è un'interessante pagina di statistiche col numero di parrocchie che la setta neocatecumenale ha invaso in tutta Italia.

A breve festeggeranno l'infestazione di mille parrocchie italiane.

Curiosamente, le tre regioni più invase sono la Sicilia, il Lazio e la Campania. Hanno invaso il sud Italia. Solo in Val d'Aosta non sono riusciti a mettere piede in nessuna parrocchia.

Se avessimo una tabella equivalente con i numeri delle comunità anziché delle parrocchie, si potrebbe stendere una tabella statistica più interessante, perché una comunità in linea di massima ha un numero di persone abbastanza fisso (nella pagina sopra citata non c'è modo di capire la dimensione delle parrocchie).

Comunque le percentuali peggiori sono:
- Umbria, una comunità neocat ogni 20.300 abitanti
- Calabria, una ogni quasi 26mila abitanti
- Marche, una ogni 27.400 circa
- Sicilia, una ogni 27.900 circa

Il Cammino ha attecchito:
- poco in Emilia-Romagna (una comunità ogni 200mila abitanti)
- pochissimo in Piemonte (una comunità ogni 272mila abitanti)
- per niente in Valle d'Aosta (nessuna comunità neocatecumenale)

L'altro giorno parlavo con un sacerdote che sta aprendo una casa di spiritualità. Mi diceva che lì vi accetterà tutti i movimenti per ritiri, esercizi spirituali, ecc., tranne i neocatecumenali, poiché non vuole profanazioni in casa sua.

martedì 29 aprile 2008

Wikipedia: altri aggiornamenti...

Ho aggiunto alla wikipedia inglese la strigliata di mons.Ranjith a Kiko (ma nel momento in cui leggi queste righe, quella voce della wikipedia inglese potrebbe essere già stata ampiamente straziata e censurata).

Tutto sommato, quella voce sta reggendo bene agli assalti dei cani da guardia pavloviani neocatecumenali, probabilmente solo perché avranno programmato di aspettare qualche giorno di acque chete per ricominciare la censura col vecchio metodo (far sparire un pezzettino di qua e uno di là fino a "normalizzare" l'articolo facendo sparire ogni critica).

Quanto alla wikipedia italiana, l'appuntamento è per il 10-11 maggio, quando terminerà il "blocco" di quella voce.

Alcuni amministratori della wikipedia italiana avevano infatti decretato il blocco delle modifiche a causa della guerra tra i cani pavloviani neocat e tra quelli che si ostinavano a documentare fatti sgraditi alla propaganda neocatecumenale.

Incredibilmente, nonostante il blocco, i pavloviani sono riusciti a convincere gli amministratori a far sparire pezzettini e pezzetti fino a "neocatecumenalizzare" la voce. La prima cosa da correggere sarà quel paragrafo "Lode dal Papa", un capolavoro di decontestualizzazione per far credere che il Papa elogia il Cammino e qualcuno nel resto del mondo lo detesta.

"Korazym", sito cripto-neocatecumenale, critica i cardinali Medina Estévez e Cipriani Thorne

L'ineffabile Korazym continua ad elogiare il Cammino Neocatecumenale, ma... è costretta ad ammettere a denti stretti la sostanziale disobbedienza dei neocat.

Citazione da Cammino neocatecumenale: dieci mesi dopo, fra silenzi e rumori:

Due anni di tempo venivano dati allora al Cammino per uniformarsi ai libri liturgici, prevedendo la distribuzione dell’Eucaristia in piedi e non seduti, in processione verso l’altare dedicato in presbiterio e non intorno alla mensa addobbata: due anni e cinque mesi dopo, invece, non è cambiato nulla. Ma proprio nulla. Come hanno potuto constatare, nel corso della recente notte di Pasqua, anche un discreto numero di non appartenenti al Cammino, invitati da parenti e amici alle celebrazioni neocatecumenali, in particolare quelle allietate dai battesimi. Il fatto che nulla, rispetto ad un punto così importante come la distribuzione della Comunione nel corso della messa, sia cambiato rispetto al 2005 non contribuisce certamente a rasserenare il clima o a rendere più agevole il percorso degli Statuti, gettando sul Cammino neocatecumenale un’ombra netta di “disobbedienza” al papa. In altri termini, la scelta, da parte dell’équipe responsabile del Cammino (i due iniziatori con padre Mario Pezzi) di attendere anche oltre la scadenza del tempo concesso dalla Santa Sede, appare fra le tante assunte come la più inspiegabile, e senza dubbio alcuno di rilevante gravità, anche ammettendo l’ipotesi di una rassicurazione verbale in merito da parte di alcuni singoli esponenti della Curia: le richieste del papa infatti erano limpide, e Benedetto XVI non ha fatto marcia indietro.

C'è da notare che l'ineffabile redazione di Korazym, che ha sempre dichiarato di non essere neocatecumenale, è riuscita a ignorare le interviste a mons. Clemens e ai cardinali Cipriani Thorne e Medina Estévez pubblicati da Petrus fino all'ultimo...

...fino a quando finalmente ne ha dato telegraficamente notizia in calce alle solite sperticate lodi al Cammino.

Devo ammettere che Korazym ha pianificato bene la faccenda, in modo da bilanciare le consistenti critiche al Cammino con l'entusiastica descrizione degli spot pubblicitari di Kiko (il suo sermone alla Lateranense, l'ordinazione di alcuni di preti provenienti dai suoi seminari insieme ad altri, l'happening alla Domus Galilaeae per circuire centinaia di vescovi): quando si tratta di dare una descrizione della realtà distorcendola a sufficienza per farla diventare pubblicità per il Cammino, quelli di Korazym sono dei veri maestri.

Comicissimo: ieri la neocatecumenalissima redazione di Korazym si lamentava delle figuracce accumulate a causa di Kiko (Kiko diceva "gli statuti saranno approvati" e Korazym ogni volta credeva alla bufala e la pubblicava).

Oggi Korazym accusa Petrus di "scivolone giornalistico" (come dice il proverbio: "e il maiale disse al gatto: làvati!") dove lo "scivolone" consiste nell'aver onestamente e immediatamente pubblicato la smentita di un mons.Clemens allarmato per l'aver suscitato un vespaio.

Per completezza, e a denti strettissimi, Korazym non ha potuto fare a meno di citare Internetica e il suo forum, come "coscienza critica".

Conclude Korazym: "la storia continua". Per coerenza con sé stessa, la redazione di Korazym dovrebbe piuttosto dire: "la telenovela continua".

Comunque, l'acredine della neocatecumenalissima redazione di Korazym contro Petrus è palpabile: «Petrus conduce ormai una vera e propria campagna contro il Cammino... scivoloni giornalistici di Petrus... commenti impietosi di Petrus sul Cammino... attacchi personali di Petrus all'iniziatore del Cammino..." fino a criticare addirittura i cardinali intervistati da Petrus, rei di non aver fatto "i conti con una certa dose di prudenza, dovuta quanto meno alla porpora cardinalizia".

Eh, già: Korazym (che dice di non essere neocatecumenale) plaude ai cardinali che elogiano il Cammino, ma rimprovera i cardinali che non lo fanno. Complimenti!

lunedì 28 aprile 2008

Le braccia incrociate di Kiko tra disobbedienze e messaggi in codice

Il fatto: Kiko riceve l'Eucarestia "a braccia conserte".

Purtroppo il direttore di Petrus ha ragione: è altamente improbabile che si sia trattato di disattenzione o negligenza.

Quella eclatante mancanza di rispetto è piuttosto un tentativo di minacciare o di fare pressioni, o semplicemente il modo di far intendere che né lui né i suoi adepti credono alla presenza reale di Nostro Signore nell'Eucarestia.

E se siamo capaci di intenderlo noi, quanto più il papa Benedetto XVI lo avrà capito bene!

Ecco il testo dell'articolo, da leggere, da rabbrividire: Le braccia incrociate di Kiko tra disobbedienze e messaggi in codice

Lo studio fotografico www.fotografiafelici.com ha scattato numerose foto, fra cui questa:

venerdì 25 aprile 2008

Kiko ha copiato il suo stile da...

Osservate attentamente questo video:



Dura poco più di due minuti, ma vale la pena di vederlo tutto.

Nella prima parte del video, lo schermo è nero, poiché devi solo ascoltare le parole di Kiko (in spagnolo), anche se non le capisci.

Le capirai infatti nel secondo minuto del video, quando lo schermo non sarà più nero.

Complimenti all'autore!

P. Enrico Zoffoli



Padre Enrico Zoffoli, in uno dei rari segnalibro-biografia (stampato quasi certamente nel 1990, poiché tra gli ultimi tre libri suggeriti compare "Eresie del movimento neocatecumenale").

Il segnalibro è in cartoncino lucido, e sul retro continua la lista delle principali opere dell'autore, più il suo indirizzo (a san Giovanni in Laterano a Roma) e numero di telefono (che nell'elenco telefonico attuale risulta "non più collegato").

Una biografia approssimativa è sulla wikipedia italiana alla voce Enrico Zoffoli.

Wikipedia inglese: fanno buon viso a cattivo gioco, ma...

Come previsto, i "cani da guardia" stanno massacrando a poco a poco la voce della wikipedia inglese sul Neocatechumenal Way (può darsi anche che si tratti del solo Ncwfl).

Non potendo straziarla tutta e subito (poiché "guardio anch'io", e gli amministratori bloccherebbero la voce senza censurare gli ultimi inserimenti nel caso vedano troppa strana attività), hanno cominciato a lavorare di cesello, facendo sparire a poco a poco tutte le espressioni fastidiose per i neocatecumenali (cioè veritiere: infatti ai neocatecumenali dà terribilmente fastidio il sentirsi ricordare che sacerdoti, vescovi, cardinali e papi, hanno sgridato spesso il Cammino).

Uno dei "cani da guardia" ha svilito la sezione «reprimand from Bishops of the Holy Land» dicendo che non è una reprimand ("sgridata") ma un semplice avviso, come quando i genitori dicono ad un bambino di non saltar giù dal tetto della casa.

La faccenda è interessante.

Mi pare ovvio che se i genitori dicono al bambino una cosa del genere, vuol dire che temono almeno come remota eventualità che il figlio faccia pazzie.

E' abbastanza comune, nel ricevere una critica, minimizzare istintivamente l'entità della critica.

Un neocatecumenale, però, dovrebbe chiedersi come mai un nutrito gruppone di vescovi avverta l'urgenza di firmare un simile avviso ufficiale.

Insomma, è evidentemente una «reprimand», e bisogna essere proprio stupidi (o in perfetta malafede) per affermare diversamente.

La mia tesi è che i neocatecumenali siano davvero divisibili in quelle due categorie: o gli stupidi in buonafede, o i meno stupidi in malafede.

Tesi che purtroppo non ha ancora trovato almeno una smentita: mi accontenterei di conoscere un neocatecumenale capace di criticare sinceramente almeno qualcuno degli svarioni dottrinali e liturgici di Kiko Argüello e Carmen Hernández.

giovedì 24 aprile 2008

Alcuni libri utili per capire il Cammino Neocatecumenale



* don Elio Marighetto, "I segreti del Cammino Neocatecumenale", edizioni Segno, 2001, ISBN 88-7282-547-4

* padre Enrico Zoffoli, "Magistero del Papa e catechesi di Kiko: confronto", edizioni Segno, 1992, ISBN 88-7282-062-6

* padre Enrico Zoffoli, "Eresie del movimento neocatecumenale", edizioni Segno, 1990

Anche se datati, questi libri sono tuttora attualissimi poiché da allora ad oggi nel Cammino Neocatecumenale non è cambiato praticamente nulla.

Chi non riuscisse a reperirli, può leggerne ampi estratti pubblicati sui siti web di "Alterinfo" e "Verità sui neocatecumenali" (i link sono sulla colonna sinistra di questa pagina).

La bastonatura di "Petrus" ai neocatecumenali

Riassumo la lista, aggiornata a stamattina:

www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=7097
Neocatecumenali: gnosi e uso del denaro per accrescere il consenso

www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7063
Il Cardinale Medina Estevéz critica i Neocatecumenali: “Facciano Messe senza abusi: la liturgia non è proprietà di nessuno, tantomeno di Kiko Argüello”

www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=6985
Abusi liturgici, il Cardinale Cipriani Thorne invoca maggior rigore: “E anche i Neocatecumenali si adeguino alle direttive della Chiesa”

www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=6959
I Neocatecumenali di Kiko: Movimento Ecclesiale o Setta all'interno del Cattolicesimo?

www.papanews.it/dettaglio_approfondimenti.asp?IdNews=6940
Le ombre del Cammino Neocatecumenale

www.papanews.it/news.asp?IdNews=6881
Tempi lunghi per l’approvazione degli Statuti Neocatecumenali. Monsignor Clemens: "Non mi sono mai espresso in proposito". C'è chi parla di ‘pressioni’ del Cammino ma il Papa non si lascia intimidire

mercoledì 23 aprile 2008

Wikipedia inglese: i cani da guardia sono scatenati!

Ed eccolo lì, il solito cane da guardia che corre a cancellare immediatamente tutte le mie aggiunte su wikipeda (si tratta dell'utente Ncwfl, dove "NC" significa certamente "neocatecumenale"; chissà quale arditissima sigla rappresenta "wfl"...)

In quarantott'ore, è già la quarta censura neocatecumenale. Complimenti!

Non solo: in perfetto stile neocatecumenale, mi accusa di "giudicare" (ma con ciò mi sta "giudicando" lui); mi accusa di "screditare il Cammino" (oh, bella! dunque il riportare giudizi sul Cammino dati da cardinali e Papi, significa "screditare il Cammino"? interessante, veramente interessante); addirittura dice che prima dei miei interventi quell'articolo della Wikipedia inglese era "normale" (dunque la normalità, per lui, è il nascondere le critiche al Cammino anche quando provengano da vescovi, cardinali e pontefici?)... e infine mi dice che sulla wikipedia inglese io sarei iscritto solo da due giorni (un modo per etichettarmi come pivellino): solo che lui, iscritto da due anni, ha praticamente cesellato sempre e solo la pagina sui neocatecumenali (altro che "somewhat funny": è davvero esilarante). Più "cane da guardia" di così...

Ecco dunque la risposta telegrafica con gran finale ("Face the truth!", affronta la verità, se hai coraggio!)

Well:
1. you have been "so quick to judge" me and the data I added to the article
2. who wants to "discredit the Way", only has to add some verifiable content
3. the "normal" state of this article is the total absence of any reference to criticism, especially if documented
4. you are a long time "NC Way article normalizer": your edit list is somewhat funny
I'm reverting again your vandalism (and continuing to add content). Face the truth!

Il logo neocatecumenale rivisto dagli ispanofoni

Costrizioni - setta - segreti - manipolazione - distruzione delle
famiglie - inganni - decime - intromissioni.

La colomba dello Spirito incatenata e colpita a morte.

Gàlati 5,1: "Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state
dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della
schiavitù".

Wikipedia inglese: ecco il primo, come previsto...

Come previsto, ecco il primo "cane da guardia" in azione, che nella TalkPage lancia accuse e insulti senza spendere una sillaba per motivare il suo intervento, e nel paragrafo successivo la mia risposta. Suppongo che si tratti dell'utente Ncwfl, iscritto da oltre due anni sulla Wikipedia inglese, e che fino ad oggi ha lavorato esclusivamente sulla voce del Cammino Neocatecumenale, cesellandola pazientemente fin quasi ad adeguarla alla propaganda neocatecumenale.

(lui): This article has been hijacked to the point of rendering it worthless. It is disjointed, contradicts itself and gives the reader the impression that NC Way is in a state of disarray. Perhaps that was the objective? ---- 14:34, 23 April 2008 (UTC)

(io): "Hijacked", "worthless" "disjointed", "contradicts"... are your opinions. Everything is documented: please have a look at the cited sources. You are a new user (your first and only contribute to wikipedia were the above words) and already talk high about "balance" and "reader's impression"? Does this mean that you are going to do some vandal editing? ----- 15:14, 23 April 2008 (UTC)

Wikipedia inglese: pagina e discussione

Detesto lavorare su wikipedia, perché prima o poi arrivano i "cani da guardia" a straziare il lavoro fatto (specialmente quando ben fatto, e non solo per quel che riguarda il Cammino Neocatecumenale).

Il "lavorone" di compilazione fonti sulla Wikipedia inglese, neanche pubblicato, è stato già straziato più volte (non per correggere l'inglese maccheronico ma per censurare le notizie sgradite ai neocatecumenali): l'ho dunque aggiornato, e dato ampie spiegazioni nella pagina di discussione.

Pagina della wikipedia (che potresti trovare già "censurata" dai cani da guardia della propaganda neocatecumenale, oppure con aggiornamenti che io e altri potremmo avervi aggiunto nel frattempo):

Pagina-archivio di wikipedia (che contiene il lavoro di oggi):

Pagina-discussione di wikipedia (che potrebbe essere già stata censurata e affogata di commenti oziosi da parte dei "cani da guardia" neocatecumenali):

Pagina-archivio di wikipedia (che descrive i motivi che mi hanno spinto a compilare quelle fonti):

Nota: se sei capace di lavorare sulla wikipedia inglese e se non ti frustra vedere continuamente straziato il tuo lavoro, allora ti invito a collaborare. Ti occorreranno:
- capacità di esprimerti in inglese
- conoscenza dei meccanismi di formatting di wikipedia
- capacità di documentare "enciclopedicamente" ogni affermazione
- grande pazienza con i sopracitati "cani da guardia".

Su questo blog, per evitare dispersione, i commenti sono disabilitati.

Per contattarmi, puoi rintracciarmi nelle pagine di commento del blog "La verità sui neocatecumenali", dove scrivo abbastanza regolarmente; l'indirizzo è questo: