martedì 10 giugno 2008

Siamo approvati! Abbiamo vinto! (scenario surreale)

Scenario surreale

Torme di neocatecumenali scalmanati scorrazzano per le strade della città, urlando slogan sconnessi senza senso: "Siamo approvati! Abbiamo lo Statuto!"

Negli improvvisati gruppetti festanti e sciamanti per le piazze, si vedono giovani piangere fiumi di lacrime, si vedono anziani frustarsi la schiena per la commozione, si vedono preti neocatecumenali dar fuoco al breviario e al messale romano. Qualche facinoroso lancia mattoni nelle vetrine, un paio di scalmanati danno fuoco all'automobile del vicario generale diocesano, reo di non aver lasciato cantare "risuscitò" durante una messa del 1989.

"Lo Statuto è approvato! Abbiamo vinto!"

Azioni di vera e propria guerriglia metropolitana devastano la città, accompagnati da numerose e sconnesse urla di giubilo: neanche nei quartieri malfamati di Napoli, alla vittoria del primo scudetto, si vide tanto baccano.

Un neocatecumenale poco pratico dei metodi del Cammino osa gridare in sincerità: "Abbiamo gli Statuti! Siamo finalmente autorizzati a disobbedire!"

Il suo catechista smette di suonare la trombetta e si volta verso di lui, guardandolo come si guarda una merda di cane nel salotto di casa in una giornata di sole.

Il neocatecumenale poco pratico non afferra il concetto e continua a urlare, con quanto fiato ha in gola e con quanto entusiasmo ha in cuore: "Lo Statuto è approvato! Possiamo fare tutti gli abusi liturgici che vogliamo!"

Il suo catechista gli assesta una pedata nel sedere così potente, da lasciargli l'impronta della scarpa in bassorilievo nei glutei, strozzandogli in gola l'ultimo slogan, che cominciava pressappoco così: "Il nostro tribalismo liturgico-dottrinale è stato approv..."

Folle festanti si riversano nelle piazze, suonando - come al solito - tamburi e altri strumenti da far invidia alle più arretrate tribù centrafricane.

Per l'occasione, viene indetto un solenne "giro di esperienze" in cui il Sacro Iniziatore, in preda al più eclatante entusiasmo, si permette - una volta tanto nella vita - di dire la verità: "Fratelli... io vi ho sempre mentito!

Ma ai neocatecumenali non importa niente: l'importante era quell'approvazione, che secondo loro significa che non c'è più bisogno di distinguere il bianco dal nero e il vero dal falso.