Solo ora mi accorgo dell'ennesima notizia della presunta approvazione dello Statuto del Cammino Neocatecumenale.
La notizia è riportata dal neocatecumenalissimo sito web Catechumenium, ed ha la data di due giorni fa (20 maggio).
Incredibilmente, non trovo conferme in altri siti neocatecumenali, né in agenzie di stampa.
Commentiamo il testo: 20/05/2008 Approvati gli Statuti del Cammino Neocatecumenale. Oggi la firma del Santo Padre, a conclusione del lungo iter di riconoscimento.
Benedetto XVI ha apposto oggi la propria firma sul testo dello Statuto del Cammino neocatecumenale riconoscendo così ufficialmente il Cammino come uno dei carismi della Chiesa, dono dello Spirito Santo per la nuova evangelizzazione e frutto genuino del Concilio Vaticano II.
Kiko Arguello, iniziatore del Cammino neocatecumenale con Carmen Hernàndez a Madrid nei primi anni '60, è stato raggiunto dalla notizia mentre si trova attualmente in Israele, ed è stato convocato in Vaticano per definire tempi e modalità della cerimonia ufficiale di consegna degli Statuti appena approvati dal Santo Padre.
Alcuni brevissimi rilievi:
1) "la firma del Santo Padre": solo Catechumenium.it ne era al corrente?
2) "a conclusione del lungo iter": dunque ci saranno state molte e dolorose modifiche...
3) "convocato in Vaticano per definire tempi e modalità della cerimonia": e da quando in qua il Vaticano ha bisogno di "concordare" con un simile maestro di cerimonie?
Comunque, la notizia mi lascia assai scettico.
Desidero ricordare a tutti, specialmente ai neocatecumenali, che:
1) "approvazione dello Statuto" non significa "approvazione degli errori liturgici e dottrinali del Cammino
2) "approvazione dello Statuto" non significa che nessuno dovrà più contestare gli errori del Cammino
3) "approvazione dello Statuto" non significa che le disobbedienze del Cammino cessano di essere tali
Quanto agli aspetti giuridici di tale eventuale approvazione:
a) non è detto che sia firmato dal Papa (ricordate? nel 2002 si disse che "il Papa" aveva approvato lo Statuto, e invece era stato un Pontificio Consiglio! e il Papa non ne fece parola per mesi interi!)
b) non rientra nell'infallibilità pontificia (pertanto "non fa peccato" chi lo ritenesse un errore)
c) per tutti, come prima, è non solo lecito ma anche urgente, il verificare quanto e come verranno rispettati
Perciò, se io fossi neocatecumenale, non avrei molto da festeggiare nell'eventualità di tale "approvazione".
Date le circostanze - ostinazione nella disobbedienza e nell'eresia - tale eventuale "approvazione" può essere solo una nuova raffica di divieti, restrizioni, correzioni, "bastonature".
Comunque, da parte mia, anch'io sospetto che la dinamica dei fatti sia diversa da quella descritta dagli eccitati redattori di Catechumenium.
Sospetto cioè che Kiko sia stato richiamato a Roma per imprecisati motivi... e abbia subito dato la notizia: "Siccome mi richiamano a Roma, allora sarà sicuramente per notificarmi l'approvazione dello Statuto e sicuramente per chiedermi quando e come voglio rendere pubblica la notizia!"
E se il documento, anziché uno Statuto, è una lettera sulla liturgia e sulla catechesi del Cammino... come la mettiamo?
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