domenica 18 maggio 2008

Contro l'ambiguità del cosiddetto "tornare al cristianesimo delle origini"

Come volevasi dimostrare!

Non sai fare altro che denigrare la storia della Chiesa (proprio ciò che ha sempre fatto Kiko).

Come al solito parli male del Concilio di Trento (che solo tu hai tirato in ballo: io non lo avevo mai nominato).

Per te, esistono solo Trento "oscurantista" e Vaticano II "neocatecumenale" (mistificando questi due e dimenticando gli altri diciannove concili ecumenici).

Questo basta e avanza per dimostrare chi sei, che cultura hai, e che autorità hai nel parlare di questi argomenti.

Non capisco se tu agisci così per stupidità, per ignoranza, o per cattiveria.

Anzitutto chiariamo un concetto. Tu oggi, e tu quando eri ragazzo, e tu quando eri bambino, e tu quando eri nella culla, siete la stessa persona.

La stessa persona: con la differenza che rispetto a quando eri piccolo, sei progredito con l'età e con l'esperienza.

Per la Chiesa è lo stesso discorso. Venti secoli di esperienza l'hanno fatta progredire, l'hanno fatta crescere. Ma è sempre la stessa Chiesa.

Ci sono delle cose che in passato tu hai vissuto (l'avere paura del buio, il fare la pipì a letto, il mangiare solo omogeneizzati...) e che oggi nella tua vita sono solo dei ricordi.

Se tu oggi all'improvviso ricominciassi a fare la pipì a letto, ad avere paura del buio, a mangiare solo omogeneizzati... sarebbe qualcosa di strano, di veramente strano.

E sarebbe ancora più strano se tu pretendessi di fare quelle cose "per tornare alle origini" della tua vita.

E' normale che un bambino sia capace di mangiare solo omogeneizzati. Non è strano che un bambino sia incapace di contenersi a letto. Non sono classificabili come errori. Sono solo delle cose che succedono durante l'infanzia.

Tutto questo vale anche per la Chiesa.

Chi si ostina con lo slogan "fare come i primi cristiani", commette lo stesso errore di quelli che in nome di un equivoco "ritorno alla gioventù" vogliono fare la pipì a letto.


Continuo ancora con lo stesso esempio.

Tu, col passare degli anni, hai acquisito sempre di più nella tua esperienza, l'importanza della tua famiglia, la responsabilità che hai verso la tua famiglia, l'amore per i tuoi familiari...

Se tu all'improvviso cacciassi via da casa tua i tuoi familiari, cosa dovremmo pensare? Che sei ammattito! Che sei un criminale!

Se tu all'improvviso smetti di amare la tua famiglia, e cominci a odiarla, a disprezzarla, a parlarne male... cosa dovremmo pensare? Che sei impazzito! Che sei un falso!

Questo vale anche per la Chiesa.

Non puoi improvvisamente odiare ciò che per venti secoli la Chiesa ha coltivato e fatto crescere.

Non puoi straziare la Tradizione, non puoi disprezzare il Magistero, non puoi straziare l'esperienza di venti secoli della Chiesa. Sarebbe un gesto criminale.

Tu hai parlato del vostro modo di fare la comunione: grossi pezzi di pane azzimo, grossi calici che vi passate tra di voi...

Ma la comunione è valida anche con un solo frammento di ostia, la comunione è valida anche se con una sola goccia di vino consacrato!

Non c'è mica bisogno di usare ostie così grosse (con pericolo gravissimo di sbriciolamento, disattenzione, e tutto il resto)!

Non è mica una necessità assoluta e improrogabile il dover fare la comunione sotto entrambe le specie!

Ed infatti in tutta la Chiesa vige il buonsenso.
Ostie piccole, e comunione quasi sempre sotto la sola specie del pane.

Non sarai mica così stolto da pensare che la comunione sotto le due specie sia qualitativamente migliore di quella sotto una sola specie!

Non sarai mica così stolto da pensare che più l'ostia è grande, e più è "potente" la comunione!

E comunque, nella parrocchia che frequento (con la messa in italiano), c'è la comunione sotto le due specie (con le ostie normali, quelle piccole, e con una breve intinzione).

Non sarai mica così stolto da giudicare "diversa" la comunione che posso fare io, con quella che fai tu nel chiuso delle vostre salette il sabato sera!

Vedi, ti sto solo facendo l'esempio della comunione, ma si potrebbe applicare facilmente a tutte le vostre magagne.

Voi neocatecumenali difendete il vostro modo di fare la comunione... senza alcun motivo teologico valido!

Hai tirato in ballo la possibilità di fare la comunione sotto le due specie, come se quella possibilità autorizzasse chiunque a combinarne di tutti i colori.

Sotto sotto, nel tuo ragionamento (anzi: nei tuoi slogan) non c'è né il buonsenso, né l'obbedienza alla chiesa.

Altrimenti, voi avreste cominciato immediatamente a obbedire alla lettera di Arinze trenta mesi fa! Trenta mesi fa!

E invece state ancora disobbedendo!

Voi disobbedite perché seguite gli ambigui e ingannevoli insegnamenti di Kiko.

Kiko vi insegna che dalla Pax Costantiniana fino al Concilio Vaticano II sarebbe stato tutto un periodo di buio.

Solo chi odia la Chiesa può essere così menzognero e ingannatore! Solo Kiko poteva inventarsi una simile scemenza, e dichiarare fastidiosi sedici secoli di storia della Chiesa!

Kiko, all'improvviso, decide di odiare (e di farvi odiare) tutta la santità della Chiesa di quei quindici-sedici secoli! Attenzione: non 15-16 giorni, ma 15-16 secoli!

Ecco perché a voi neocatecumenali viene l'orticaria se solo sentite parlare della "Messa in latino" (quella che padre Pio celebrò fino al 1968, quella che hanno vissuto tutti i giorni don Bosco, sant'Ignazio di Loyola, san Carlo Borromeo, san Francesco d'Assisi, santa Caterina da Siena, santa Chiara, santa Caterina Labouré, santa Bernadette...)

Ma non è tutto!

Kiko vi ha insegnato a odiare anche la messa in italiano: infatti, le celebrazioni neocatecumenali, quelle che riservate alle vostre comunità, nel chiuso delle vostre salette... sono diversissime dalle celebrazioni normali!

Voi avete straziato anche la messa in italiano, modificandola a pezzi e pezzetti (senza mai aver avuto nessuna autorizzazione: infatti, non si può autorizzare l'abuso!), trasformandola in un fiume di prediche, balletti, chiassate varie!

Una chiassata da osteria! Ecco cosa avete fatto, della messa.

Avete straziato la Tradizione della Chiesa, affermate di essere frutto del Concilio Vaticano II, e poi avete straziato anche la messa in italiano! Vergogna! Siete proprio fuori dalla Chiesa!

Pasticciate con la comunione, disobbedite al Papa sulla comunione, e poi... vieni a citarmi l'Ordinamento Generale come foglia di fico dietro cui nasconderti?!? Vergogna! Vergogna! Il "fanfarone" sei tu!

Quanto alle critiche espresse pubblicamente contro il Cammino, debbo ricordarti tre punti.

Primo: visto che il Cammino commette errori dottrinali e liturgici, allora è necessario avvisare tutti, non solo i legittimi pastori.

Bisogna infatti evitare che la gente pensi che le vostre chiassate siano "liturgia", e che le vostre eresie siano "insegnamento cristiano".

Secondo: quando si tratta di argomenti secondari, allora può anche venire il dubbio che le critiche siano dovute a dissapori. Ma nel caso dei neocatecumenali si tratta di argomenti importantissimi! Eresie! Abusi liturgici!

Dunque le critiche al Cammino derivano per grandissima parte dall'amore per la liturgia e per l'insegnamento della Chiesa! Altro che "dissapori"!

Terzo: chi ama la Chiesa, non può fare a meno di denunciare pubblicamente gli abusi liturgici e le eresie!

Di fronte all'errore spacciato per verità, è più "evangelico" il fratello che tace, o il fratello che parla chiaro?!


E' per questi motivi che chi ama la Chiesa e ha conosciuto abbastanza i neocatecumenali, avverte in coscienza la necessità di far sapere che il Cammino non è cattolico!

E' per questi motivi che io in coscienza sono tenuto a mettervi in guardia contro le eresie, gli abusi, le menzogne del Cammino Neocatecumenale.

Tu puoi anche dire di aver ricevuto del bene dal Cammino... ma intanto, i frutti di disobbedienza si vedono nettamente! Che "bene" è il Cammino, inquinato dalla disobbedienza, dagli abusi, dalle eresie?!

Per avvelenare a morte una persona non c'è bisogno di una damigiana di curaro: basta anche un buon piatto di spaghetti con una goccia di arsenico.

Allo stesso modo, per avvelenare un'anima, il demonio può anche instillare tanto fervore, tanta preghiera, tanta carità... purché quell'anima sia sufficientemente superba da disobbedire al Papa.

Perciò, di fronte al fatto che tu segui un Cammino di menzogna e di disobbedienza, in nome della santa Chiesa anch'io sono tenuto ad avvisarti che sei su una strada pericolosa, che può farti perdere l'anima.

Ti invito a mettere alla prova ciò che ti dico.

Per verificare ciò che ti dico, ti basta fare una cosa semplicissima.

Cioè, cominciare ad obbedire al Papa, senza trovare trucchetti, senza trovar scuse.

Per esempio, chiedi ai tuoi catechisti e alla tua comunità, di celebrare la messa normalmente, come fa tutta la Chiesa: dopotutto, questa era proprio una delle "decisioni del Santo Padre".

Ma in cuor tuo tu già sai che il solo invitare ad obbedire al Papa farà infuriare i fratelli della comunità e i catechisti.

E in quel momento forse comincerai a renderti conto di quanto il Cammino, così com'è, fa tanto piacere al demonio.