venerdì 16 maggio 2008

Il neocatecumenale chiama "lefevriani" tutti quelli che non apprezzano le stravaganze liturgiche neocat

Anzitutto ti consiglio di far controllare la tastiera del tuo computer, poiché vedo che ti si è incastrato il tasto del blocca-maiuscole.

Quindi, ti faccio notare che stai scatenando disperatamente un putiferio sulla "messa in latino", tentando di appiopparmi etichette sulla base delle tue sole fantasie. Te la canti e te la suoni.

Se ben ricordi, hai parlato tu per primo della messa in latino, e solo per deprecarla.

Ti avevo solo fatto notare che non è molto cattolico odiare la liturgia di quindici-sedici secoli di santità della Chiesa.

E ti ho fatto anche notare che nei primi sei o sette anni del Cammino Neocatecumenale, cioè dal 1964 alla fine del 1970, era quella la liturgia in vigore.

Invece Kiko vi insegna a odiare la liturgia della Chiesa.

Vi insegna non solo a odiare quella in latino, ma anche quella in italiano, visto che per voi quella in italiano è la messa dei "cristiani della domenica", cioè dei cristiani di serie B.

Voi invece vi sentite cristiani di serie A, vi sentite superiori a tutti gli altri, disprezzando tutti i non-neocatecumenali, e perciò con questa superbia vi arrogate il diritto di straziare la messa a modo vostro... il che vi ha meritato una montagna di rimproveri, compreso quello di papa Benedetto XVI nella famosa "lettera di Arinze" a cui voi state continuando a disobbedire.

Tu parli di "spettatori" e "protagonisti", come se la liturgia fosse uno spettacolino di cabaret, con canzonette e balletti, dove ognuno ha la possibilità di fare prediche e dire quel che gli passa per la testa, mangiando chiassosamente come all'osteria.

Ma questo è proprio il vostro errore principale, il fondamento dell'inquinamento liturgico dei neocatecumenali.

Siete proprio voi che odiate la messa in latino, e odiate pure la messa in italiano, tant'è che avete bisogno di straziarla a modo vostro: tavola imbandita, balletti, omissioni e aggiunte...

Se odiate la liturgia, odiate la Chiesa.

E se dite di amare la Chiesa, allora siete mentitori.

Scegli tu da che parte stare. Dalla parte della menzogna kikiana, o dalla parte della verità.

Dalla parte dei catechisti mentitori, o dalla parte della Chiesa cattolica.

Scegli tu.