mercoledì 7 maggio 2008

Lo Statuto risolverà magicamente tutti i problemi? Che illusione!

Fratello carissimo,

dato che in poche righe hai posto molti argomenti su cui sembri poco informato, mi perdonerai se ci ho messo tanto tempo a risponderti, e mi perdonerai anche tutte queste parole per spiegarti come stanno le cose: dopotutto, per dichiarare (anche involontariamente) il falso, basta meno un paio di sillabe; invece, per circostanziare la verità, occorrono molte più parole.

1) secondo "una voce non ufficiale"...

Per l'ennesima volta una "voce non ufficiale" annuncia l'imminente approvazione ufficiale degli Statuti del Cammino. Permetti che io ti risponda francamente: accolgo la notizia con uno sbadiglio. Ti prego di notare che non è irriverenza: l'approvazione degli Statuti è diventata una "telenovela".

Korazym, un sito internet talmente favorevole al Cammino da essere spesso costretto a difendersi dall'accusa di appartenere al Cammino stesso, ha dato ripetutamente quella notizia: prima per giugno 2007, poi per il settembre successivo, poi per febbraio (in due distinte date), quindi per Pasqua (cioè marzo 2008)... E tutte le volte, la notizia "non ufficiale" dell'imminente approvazione aveva come fonte Kiko stesso.

Incurante delle figuracce già accumulate, Kiko diffondeva di volta in volta la notizia dell'imminenza dell'approvazione degli statuti, approvazione che puntualmente non avveniva. Ecco perché perfino Korazym ha detto (testuali parole) che "quella degli Statuti è diventata una telenovela".

Perciò ti dico che dovresti essere il primo a dubitare di notizie "non ufficiali". Siamo tutti sempre propensi a credere subito alle notizie che ci farebbero piacere... e così la diffusione incontrollata di quel genere di voci è costata figuracce (e rettifiche) a numerose redazioni (non solo quella di Korazym).

2) "l'approvazione significherebbe la fine di tante polemiche"...

Ti prego di notare quanto sia pericoloso ed equivoco pensare che le polemiche sussistano solo per la mancanza degli Statuti definitivi.

Come avrai già notato negli Statuti approvati "ad experimentum" dal 2002 al 2007 (li avevi letti per intero, vero?), gli Statuti dicono "cosa" dovrà fare il Cammino nel presente e nel futuro. Non significano affatto continuità con il passato. Non giustificano minimamente gli errori del passato. Non garantiscono affatto che il Cammino da quel momento in poi non commetterà più errori.

Le "tante polemiche" contro il Cammino sono sorte all'interno della Chiesa stessa per vari motivi, che tu ed io conosciamo bene. La liturgia del Cammino, che è diversa da quella ammessa per tutta la Chiesa cattolica. Le dottrine di Kiko e Carmen, che sono incompatibili con l'insegnamento bimillenario della Chiesa. Le preoccupanti modalità con cui il Cammino si rapporta con le parrocchie, con i vescovi, con coloro che non appartengono al Cammino stesso. Mi fermo qui, perché tu ed io sappiamo bene quanto sia lunga e penosa la lista.

Quando verranno ufficializzati gli Statuti definitivi, dunque, non potrà certo cambiare il giudizio sugli errori che il Cammino ha già commesso nei vari campi (liturgico, dottrinale, pastorale, disciplinare...)

E non cambieranno le polemiche nel momento in cui i neocatecumenali continueranno con quegli errori.

Dato che il Cammino ha disobbedito al vecchio Statuto, dato che i neocatecumenali hanno disobbedito alla "lettera di Arinze", allora è facile profetizzare che anche con uno Statuto "definitivo" continuerete a commettere gli stessi errori, di cui ancora oggi non sembrate affatto pentiti.

3) "questo Papa intelligente e saggio conosce bene il Cammino Neocatecumenale"...

Non so se tu ti sia mai chiesto come mai questo Papa "intelligente e saggio", che pure "conosce bene il Cammino Neocatecumenale", non sta per niente facilitando l'approvazione del Cammino.

Interrogato dal prete neocatecumenale Geraldo Raul Carcar sulle sorti del Cammino (durante l'udienza al clero romano, 22 febbraio 2007), questo stesso Papa - che "conosce bene il Cammino" - ebbe a rispondere che "esistono ancora oggi molte complicazioni"...

Da quel "molte complicazioni", è passato più di un anno e sono passati pure molti annunci "non ufficiali" di "imminente approvazione"... tutti regolarmente smentiti.

Ora ti chiedo: se il Papa sciogliesse d'autorità il Cammino Neocatecumenale, tu continueresti ad amare il Papa?

Se questo Papa dicesse che Kiko e Carmen hanno sempre diffuso errori, tu continueresti ad amare questo Papa?

Tu ti ritieni cattolico... ma ami più il Papa, o ami di più Kiko e Carmen?

4) "...il Cammino non ti piace, quale soluzione proponi alla secolarizzazione?"

In questa tua domanda, purtroppo, si celano tre gravi equivoci.

Primo equivoco: pensare che la Chiesa sia una specie di azienda che deve far quadrare i bilanci.

Secondo equivoco: pensare che i problemi della Chiesa siano risolvibili con qualche tattica intelligente.

Terzo equivoco: pensare che il Cammino possieda qualche tattica spettacolare per risolvere il problema.

Nostro Signore ci ha rassicurato: "non temere, piccolo gregge", poiché "le porte degli inferi non prevarranno". Dunque la Chiesa non è un'azienda, non deve preoccuparsi del suo successo, e non è sostenuta dai limitati sforzi umani, ma dallo Spirito Santo.

Per lo stesso motivo, i problemi della Chiesa non vengono risolti da tattiche adeguate (come dite voi neocatecumenali: "adeguate ai tempi odierni"), ma dal sincero desiderio di santità (cioè dalla collaborazione alla divina grazia) di ogni singolo membro della Chiesa.

Purtroppo il Cammino Neocatecumenale non è un aiuto alla santità, poiché contiene numerosi e gravi errori quanto a dottrina, liturgia, e tutto il resto.

Inoltre, i fondatori del Cammino non brillano certo per santità, visto che le loro disobbedienze sono diventate proverbiali, i loro strafalcioni sono diventati famosi, le loro pretese sindacali sono ben conosciute (cfr. Kiko il 3 giugno 2006), le loro liturgie hanno provocato la lettera del cardinale Arinze "contenente le decisioni del Santo Padre", decisioni restrittive, che però non sono state applicate (disobbedienza dell'intero Cammino alle decisioni del Papa! vergogna!)

Ecco perché io condanno il Cammino, senza però proporre qualche "tattica" alternativa.

L'unica cosa che ho da proporti, è di seguire l'insegnamento della Chiesa anche quando contraddice le tue idee, e di obbedire ai legittimi pastori della Chiesa anche quando contraddicono le persone che tu stimi di più.

Ma per farlo, dovrai confrontarti seriamente con ciò che dice la Chiesa, dovrai essere pronto a mettere in dubbio ciò che ti hanno sempre detto Kiko, Carmen, e tutti i catechisti del Cammino.

Ed avrai bisogno di molto coraggio per trarre le conseguenze quando scoprirai le grandi differenze tra ciò che ha sempre insegnato la Chiesa e ciò che purtroppo ti ha insegnato in questi anni il Cammino.


5) "padre Livio di Radio Maria dice che è in atto un'apostasia silenziosa"...

Anche su questo argomento, ti chiedo l'onestà e l'umiltà di interrogarti, e di chiederti se l'apostasia in questione non sia già nel tuo cuore.

Infatti, l'apostasia silenziosa non è il passare dal cattolicesimo all'ateismo. L'apostasia è anche il passare dalla fede ad una "finta fede".

Nel momento in cui tu pensassi che le parole di Kiko e Carmen valgono più di quelle del Papa, ebbene, in quel momento ti accorgerai di aver apostatato anche tu.


6) "spero che tu non voglia tornare al passato, alla parrocchia verticistica e piramidale, alla liturgia ingessata in latino incomprensibile, al clericalismo becero del passato che chiamava i fedeli «idiotes»"...

Mi dispiace dover evidenziare in questi tuoi passaggi un altro equivoco, consistente nel pensare che il passato sia irrimediabilmente e totalmente "cattivo" (per cui sarebbe vietato perfino il continuare o ricuperare le cose buone del passato).

Comunque, cosa ne sai tu della parrocchia "verticistica e piramidale"? L'hai vissuta tu stesso, o i tuoi catechisti te l'hanno descritta così? Come mai, nonostante la parrocchia "verticistica e piramidale", ci sono stati tanti frutti di santità? Come mai le parrocchie sono andate in crisi proprio nel momento in cui hanno smesso di essere "verticistiche" e "piramidali" come dici tu?

Poi, cosa ne sai tu della liturgia "ingessata"? L'hai vissuta tu stesso, o sono stati i tuoi catechisti a parlartene in tono così denigratorio? Come mai nonostante il "latino incomprensibile", anche i più analfabeti hanno sempre capito la liturgia? Come mai santa Caterina è dottore della Chiesa, nonostante fosse analfabeta e nonostante fosse vissuta con la liturgia "ingessata" in latino? (questo discorso vale per tutti i santi fino al 1965, incluso padre Pio: era "ingessato" pure lui?).

Come mai, nonostante l'italiano "comprensibile", molti oggi non capiscono i significati espressi nella liturgia?

Cosa ne sai tu del "clericalismo becero"? Dove lo hai verificato?

E soprattutto: sei proprio sicuro di non commettere lo stesso errore? Non siete voi stessi neocatecumenali a chiamare sprezzantemente "cristiani della domenica" e "pagani" quelli che non aderiscono al Cammino?

7) "la situazione delle parrocchie è disperata, la pastorale ordinaria non conserva più neanche i praticanti"...

Questo è lo stesso equivoco di cui ho parlato poco fa: e cioè il ritenere che la Chiesa sia un'azienda che deve presentare bilanci trimestrali... ritenere che la parrocchia sia un club che a tutti i costi non deve far calare il numero degli associati... ritenere che la Chiesa abbia bisogno di nuove tattiche, nuovi schemi di gioco, nuove strategie per poter vincere il campionato mondiale delle religioni...

Qui però occorre aggiungere un'altra nota dolente, e perciò faccio appello a tutta la tua umiltà e a tutta la tua logica.

Il Cammino Neocatecumenale, man mano che si installa nelle parrocchie, le "fagocita". Il Cammino, infatti, non si inserisce nella normale vita parrocchiale per migliorarla (come avviene in genere con gli altri movimenti). Al contrario, il Cammino va avanti per conto suo, lasciando che la "pastorale ordinaria" perda i "praticanti" e i "lontani" che non sono entrati nel Cammino.

Tra i tanti indizi per verificarlo, è sufficiente citare il semplice fatto che le comunità del Cammino non celebrano le loro liturgie negli orari della parrocchia, e nemmeno nella chiesa parrocchiale, ma celebrano in spazi privati, a porte chiuse, celebrano la "loro" liturgia, indipendentemente dalla comunità parrocchiale.

Il Cammino non entra nelle parrocchie come vitamina per rinforzare la vita parrocchiale; al contrario, il Cammino entra come un parassita, va avanti per conto suo, e giudica "risultato positivo" il fatto di vedere molte persone partecipare al Cammino (non alla parrocchia, ma al Cammino).

8) "a meno che tu non pensi che dobbiamo chiuderci in parrocchia come in un piccolo mondo antico e surreale fuori della realtà"

Anche qui devo purtroppo farti notare quanto siano equivoche le tue parole.

Tu finora hai parlato sempre in due alternative esageratamente opposte: o il Cammino, o la liturgia "ingessata"; o il Cammino, o il mondo "antico e surreale fuori della realtà" delle parrocchie; o il Cammino, o il "clericalismo becero"; o il Cammino, o la parrocchia "verticistica e piramidale"; o il Cammino, o l'impossibilità di raggiungere i "lontani dalla fede"...

Scusami se te lo dico così francamente ma qui, se c'è qualcuno che vive "fuori della realtà", sei proprio tu.

Mi hai descritto una realtà completamente inquinata... ad eccezione del Cammino.
Tutto è da buttare, tranne il Cammino.
Niente va bene per la Chiesa, tranne il Cammino.

Se sei così sicuro che la Chiesa sia così marcia (tranne il Cammino), vuol dire che non conosci la Chiesa, vuol dire che non conosci la realtà.

Tutti questi tuoi slogan contro la Chiesa possono provenire solo dai tuoi catechisti e dai vertici del Cammino.

E se loro ti propongono una visione così banale e fumettistica della realtà, vuol dire che il Cammino Neocatecumenale è davvero velenoso come noi lo abbiamo descritto.

Infatti, chi pronuncia quegli slogan, o è ingenuo (ma prima o poi dovrebbe accorgersi che la realtà non è quella), oppure è cosciente della loro falsità (e in questo caso è un mentitore).

Non voglio considerarti mentitore, e perciò sono costretto a considerarti ingenuo.

Ti chiedo solo di esercitare tutta l'umiltà che hai ancora, e di verificare ciò che ti ho detto io, e di verificare ciò che ti hanno detto i catechisti.

La verità non teme nulla; la menzogna, invece, teme la verifica, teme la luce.

9) "tutti lo hanno capito tranne tu e i tuoi compari"...

Questo insulto con cui concludi il tuo messaggio email ci fa capire cosa hai davvero nel cuore.

Ci fa capire che nel leggere qualche pagina del sito, sei assalito dal terrore che ci sia un fondo di verità.

Infatti, se tu ci avessi considerato insignificanti, non ci avresti scritto un messaggio email per convincerci che non abbiamo capito. Temi come la peste di trovare sempre più conferme che ciò che abbiamo detto è vero.

Dopo aver dato al Cammino anima e corpo, sei terrorizzato dall'idea di aver fatto un "investimento sbagliato", di aver seguito l'errore anziché la verità, di aver seguito l'apparenza di successo (il Cammino) anziché la Chiesa stessa.

Hai avuto un Cammino tutto pieno di fervore e di canti, tutto pieno di successi (apparenti) e di persecuzioni (motivate), tutto dedito alla liturgia e alla catechesi (però quelle di Kiko e Carmen, non quelle della Chiesa)...

Ti sei insomma donato anima e corpo ad una realtà che dice di essere cattolica, ma non è cattolica.

E non ti sei accorto che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI le hanno tentate di tutte pur di ricondurvi sulla retta via.

Pur di salvare la pecorella smarrita, il Papa sarebbe disposto ad abbandonare temporaneamente nel deserto le altre novantanove. Ma comincia ad essere evidente a tutti che la pecorella smarrita vuole a tutti i costi seguire il mercenario spagnolo...

Perciò faccio appello a tutta la "santa umiltà" che Kiko va augurando a tutti (incluso il Papa stesso), e ti invito a riconsiderare tutte le "bastonate" che il Cammino ha ricevuto dalla gerarchia, senza usare come filtro gli slogan dei tuoi catechisti e di Kiko.

Tanti grandi e piccoli santi, del passato e del presente, sono stati capaci di rinnegare tutto ciò che avevano fatto e detto, pur di obbedire al Papa, pur di rimanere in comunione con l'unica vera Chiesa.

E tu, sarai capace di rinnegare il Cammino, pur di restare nell'unica vera Chiesa?

Pregherò per te, perché tu abbia la forza e il desiderio di rinnegare gli errori del Cammino per tornare all'unica vera fede dell'unica vera Chiesa.


Note al testo