mercoledì 28 maggio 2008

I neocatecumenali annunciano la sconfitta di chi osa criticare i loro errori?

Questo messaggio è stato inserito nel forum un anno fa ma... è ancora attualissimo!

Qualunque "vittoria" ottengano i neocatecumenali, gli sconfitti non siamo noi.

E comunque non si tratta di "vittoria".

Lo Statuto "quinquennale" ha dimostrato che i neocatecumenali sono stati capaci di compiere gli stessi errori per altri cinque anni. A distanza di cinque anni, fu vera "vittoria"?

Vedrete, un eventuale Statuto "definitivo" dimostrerà che i neocatecumenali saranno capaci di compiere gli stessi errori senza limite di tempo.

Un riconoscimento giuridico ai neocatecumenali non cambia le carte in tavola: ciò che ieri era eresia, oggi non può diventare verità cattolica.

Noialtri, in quanto cattolici ed in quanto consci della gravità del "problema neocat", siamo preoccupati per la dottrina e per la liturgia.

L'invenzione di Carmen e Kiko si fonda su errori e strafalcioni in ambito liturgico e dottrinale, e produce perciò frutti coerenti con quegli errori (a cominciare dall'oppressione dei membri tipica della setta).

La nostra lotta non è contro il riconoscimento giuridico della setta neocatecumenale.

La nostra lotta è solo per informare quanta più gente è possibile, perché a poco a poco ciò che i neocatecumenali nascondono abilmente finisca invece alle orecchie di tutta la gerarchia.

I neocatecumenali sono "forti" solo nei loro slogan pubblicitari. Il Cammino ha bisogno di nascondere ed ingannare, e teme più la pubblicazione delle proprie magagne che qualsiasi altra sventura.

La peggior pubblicità per il Cammino è infatti il descrivere esattamente cosa fa.