giovedì 22 maggio 2008

Il Cammino è un carisma o è un brevetto?

La testimonianza riportata qui sotto è stata pubblicata sul web da un neocatecumenale deluso dai suoi catechisti; cito per intero le parti salienti del suo blog, evidenziando alcune espressioni significative, anche se il testo originale è scritto in maniera frettolosa e poco rispettosa della grammatica.

Testimonianze da Napoli (ottobre-novembre 2007):

gli iniziatori danno poteri troppo forti a catechisti che non conoscono le varie realta' parrocchiali e pretendono cieca ubbidienza da parte del parroco e da parte degli adepti.tutto questo comporta un risultato disastroso! piu' di 1000 fratelli sono allo sbando , hanno crisi di identita', non riconoscono piu' l'autorita' del parroco (chiesa), e hanno addirittura abbandonato del tutto la via di cristo(il fine che li univa).a tutto questo non c'e' risposta da parte della diocesi!siete liberi di fare tutto cio che volete!.......e il pastore che doveva guidare il gregge??? .....l'amore al nemico?....
il perdono??........bhe!se qualcuno sa darmi un senso a tutto cio' sarei grato


Nel Cammino neocatecumenale qualcosa non va.
Domenica 07 ottobre la coppia,Nazzareno e Kuka Cometto inviata da Kiko Arguello in campania dopo la scomparsa di Patrizio e Marisa Astorri di venerata memoria, incontrano il Parroco Antonio Rotondo per dialogare dopo un lungo periodo d'ostilità.
Si capisce subito che i due non sono venuti per costruire la pace,ma attaverso le loro consuete tecniche offensive e,soprattutto con ironia,cominciano a scontrarsi con il Sacerdote che altro modo non ha per difendersi di mandarli via con toni esasperati.
I due non sono venuti con l'intentenzione di costruire un discorso tranquillo e benevolo,ma gia precostituito.
Al ritorno a casa la coppia mette in moto il piano punitivo già in loro animo:
Aiutati da P.Ezechiele,che rappresenta l'anima ostile e guerrafondaia dell'equipe degli itineranti,chiamano subito Franco Capaldo e Bruno MArazzella e li invitano a recarsi presso il centro all'indomani per ricevere l'incarico ufficiale di trovare un luogo per riunire tutti i fedeli della Parrocchia del Buoncammino e di S.Anna apparteneti alla Comunita. per sancire la rottura con la parrocchia: chiudere il Cammino neocatecumenale il sig. Franco e il sig. Bruno accecati e plagiati dal quartetto (dimenticavo che nell' equipe c'é anche un single,Alessandro che, pur conoscendo la verità,ha preferito tacere,anzi negare quello che era scomodo).
Dopo un gran da fare i due trovano il posto: il Teatro all'interno della struttura dei Salesiani alla Doganella. luogo ideale ove si terrà l'esibizione "dei quattro"che reciteranno la parte delle vittime innocenti e nella platea un insieme di soggetti diversi l'un dall'altro per le motivazioni che li spingevano ad essere presenti:molti per vedere lo spettacolo vergognoso,altri per vedere il finale travolgente,pochi per il vero,affetti da"gruppite"(fenomeno in questo caso simil-patologico di gruppo,ove si vuole dimostrare ostentatamente il proprio coagulo,ricercando l'unanimismo e peggio ancora,cosa che si è verificata,costringendo all'unanimismo di comportamento i singoli ,attraverso forzature e ricatti morali.Cfr.atteggiamenti della II Comunita,p.es.applausi,aggressioni,intolleranze,etc.) altri dichiarandosi contro e altri,come sempre accade in questi casi, assumendo la bandiera del momento opportuno.
Per la verità il Parroco, già a cose stabilite, era stato avvisato per telefono dal sig. Nazzareno di questa riunione senza spiegarne l'oggetto.Dopo questa ennesima forma di violenza il parroco si reca dai superiori alla Curia di Napoli ove riceve l'assicurazione dell'appoggio e il conforto.
Lo stesso Vescovo Ausiliare di Napoli suggerisce a P.Antonio di invitare i Fedeli a non partecipare alla riunione visto che non è d'accordo,ma alla fine,nonostante ciò sia stato riferito,molti hanno disatteso l'invito partecipando lo stesso ,e qui ravvisiamo un grosso atto di disubbidienza alla Chiesa.
Lo stesso Kiko è contattato per telofono da P.Antonio ove chiede aiuto per evitare lo scandalo della divisione, ma il sig.Arguello prima dice che ci vuole il Vescovo per queste cose poi dà mandato ai suoi di procedere(da fonti sicure si sa che P.Ezechiele ha pressato per la chiusura del Cammino già durante le vacanze estive e perche Kiko sembrava scendere dalle novole quando è stato avverito dal Parroco? Forse temeva la registrazioni telefonica?)
l'equipe degli itinerari dopo due giorni,per non trovarsi con le spalle scoperte inviano un fax al sig.Cardinale di Napoli,ma senza attendere la risposta del Presule,anzi volutamente ignorandola,arrivano alla farsa di Venerdi 1 Ottobre.
Ore 20,15,strano! I catecumenali questa volta sono puntuali! Succede di tutto di più.
Ma la cosa che più colpisce è che "i quattro di Kiko" sono freddi e senza alcun minimo barlume di bontà e carità cristiana,in una parola non hanno la paternità spirituale di tutto il lavoro svolto in trnent'anni, e,ancora una volta usano tecniche bugiarde e strumentali per apparire le vittime e colpire chi in ogni caso non la pensa come loro, insinuando negli ascoltatori che il lavoro svolto da
Hanno affermato che hanno solo loro l'autorità sul cammino, e ciò mi sembra giusto,che hanno il discernimento,(questo un pò meno) che hanno insomma tutto loro ,cioè la pienezza dei tutti i carismi e dei doni dello Spirito Santo e poi non parlare minimanente del ruolo del Parroco ci sembra un'azione demoniaca.(Gli Statuti del Cammino non usano mai questi termini; llora sono stati scritti per accontentare la Chiesa e poi fare quello che si vuole)?
in questa vergognosa vicenda si riavvisa che il Cammino Neocatecumenale pur rimanendo una cosa buona in sé non aiuta e non educa ad ubbidire e amare la Chiesa e a cercare forme d icomunione,amgari non stereotipate e deliranti,ma assolutamente necessarie.
Il Cammino è un Carisma o un Brevetto?
Chiediamo una risposta ufficiale,prima che il tutto vada in pasto alla stampa e poi si chiederà aiuto ai dicasteri Vaticani competenti.
Questa vicenda non può finire cosi senza che gli esponenti del Cammino si assumano le loro resposabilità, favorendo sospratutto la comunione in Cristo.
A chi giova tutto ciò?


«...in questa vergognosa vicenda si riavvisa che il Cammino Neocatecumenale pur rimanendo una cosa buona in sé non aiuta e non educa ad ubbidire e amare la Chiesa e a cercare forme di comunione...»

Se il Cammino "non aiuta e non educa ad ubbidire e amare la Chiesa"... allora perché mai sarebbe una cosa "buona in sé"?

L'autore di quel commento, nello scrivere quelle parole, si è risposto da solo. Il Cammino è buono solo per sé stesso. Il Cammino non è buono per la Chiesa.