venerdì 1 agosto 2008

Un po' di sarcasmo sull'ignoranza dei neocatecumenali

In Francia c'è da tempo una guerra contro la messa tradizionale in latino, non c'è da meravigliarsi che certi facinorosi di quella messa vengano esclusi.

Però non mi meraviglierei nemmeno se scoprissi che codesti "esclusi" siano gente che è talmente attaccata alla "tradizione liturgica precedente" da sentirsi in diritto di criticare il Papa.

Se uno critica il Papa, non merita spazio.

Avere la Messa in latino non dà il diritto di criticare il Papa.


Tanto per cambiare, arriva a velocità supersonica il solito neocatecumenale mistificatore, che ancor prima di aprire la discussione sul caso francese, corre qui a sparare la bufala che a Sidney il Papa avrebbe distribuito la comunione "alla mano" anziché "in ginocchio e alla bocca".

L'ha sparata grossa perché è male informato.

La spara grossa perché ama confondere la realtà con i suoi sogni.

Ma quella è una condizione di ordinaria amministrazione nel Cammino: dopotutto l'ignorante Kiko le spara grosse, e pertanto i suoi scagnozzi si sentono in dovere di fare altrettanto.

Kiko non capisce niente di ebraico, ed ha imbottito il gergo neocatecumenale di Shemà, Shemità, Shemenze e Shempiaggini. E tutti i neocatecumenali fanno "oooh!"

Se un neocatecumenale si prendesse la briga di studiare con calma (dal Catechismo) ciò che vien fuori nelle catechesi del Cammino, si stupirebbe della colossale quantità di errori, strafalcioni e corbellerie.

Già me lo immagino il povero neocatecumenale in buona fede, che va dal catechista a dirgli: "Guarda, questo è il Catechismo della Chiesa Cattolica, e qui c'è scritto il contrario di quello che dici tu!"

Il catechista allora darà in escandescenze, mostrando così l'esatto principio di funzionamento del Cammino.