martedì 19 agosto 2008

Pressioni, minacce e ricatti: ecco le comunità neocatecumenali!

Un giovane laico ha inviato la seguente testimonianza al sito Verità sul Cammino Neocatecumenale. Mi addolora sapere che la sua amica subisca minacce e ricatti dagli adepti della setta neocatecumenale: eppure queste cose succedono ancor oggi, nel 2008: da un lato sbandierano l'approvazione degli Statuti, dall'altro ricattano e minacciano chi preferisce vivere la fede senza appartenere al Cammino. Ancora una volta si chiarisce quali siano i "carismi" del Cammino: minacce, pressioni, ricatti, disobbedienze, abusi, eresie. Lo Statuto, che doveva servire per riportare il Cammino nell'alveo della Chiesa cattolica, non è servito a nient'altro che ad aumentare la propaganda neocatecumenale.


Io festeggio il ritorno alla vita di un'amica. Nove anni fa lei aderì incoscientemente alla nascente comunità NC della nostra parrocchia, e nonostante l'avessi messa in guardia perchè già si era a conoscenza di critiche da parte di alcuni sacerdoti.

Oggi, dopo nove anni, lei mi ha dato ragione, ha ammesso di aver sbagliato allora e di aver buttato quasi dieci anni della sua vita appresso alle follie neocatecumenali.

Oggi si sente di nuovo libera, ma non vuole pubblicizzare questa sua "liberazione" perchè è sotto pressione da parte della comunità cui apparteneva e sta già subendo minacce e ricatti.

Altro che pompe magne alla Domus: queste sono le cose che quei vescovi dovrebbero sapere, prima di abbracciare incoscientemente una causa profondamente sbagliata e deleteria per la Chiesa.

Cosa aspettano gli altri vescovi a svegliarsi?

Che Kiko si presenti a S.Pietro e ne picchi con il suo bastone le porte, come capo riconosciuto della nuova religione cattolica?

Cosa farebbero allora tutti i ministri della Chiesa non neocatecumenali?

Piegherebbero la testa o farebbero quadrato attorno al Papa, tirando fuori quel coraggio che oggi li fa somigliare a tanti don Abbondio e alle tre scimiette mute, sorde e cieche?