lunedì 18 agosto 2008

La disobbedienza del Cammino è una qualità intrinseca al Cammino stesso!

Un sacerdote ha inviato la seguente testimonianza al sito Verità sul cammino neocatecumenale. Ancora una volta è evidente che il nostro giudizio sul Cammino è condiviso da molte più persone di quante non possiamo immaginare. Ancora una volta dobbiamo ricordare che lo Statuto concesso al Cammino dal cardinale Rylko del Pontificio Consiglio per i Laici, non basterà a riportare i neocatecumenali sulla retta via. Preghiamo dunque per la santa Chiesa, perché il Signore la liberi dal tumore neocatecumenale che la affligge.


Posso affermare, senza ombra di dubbio, per la conoscenza, lo studio e l'approfondimento, nonché per l'esperienza personale mia e di moltissime persone, sacerdoti e vescovi con cui mi sono confrontato, che il cammino non tiene assolutamente in considerazione alcun documento disciplinare né della santa sede, né le esortazioni apostoliche del sommo pontefice né tanto meno le disposizioni dei vescovi e delle conferenze episcopali.

A ogni decisione si applica una interpretazione completamente distorta della disposizione o una non-interpretazione, per cui gli "ordini" rimangono sulla carta lettera morta!

Questo perché il cammino si ritiene superiore ad ogni istituzione e libero da ogni norma, se non le norme dettate dallo stesso kiko per il movimento.

La disobbedienza del cammino è una qualità intrinseca al cammino stesso. non è che il cammino abbia disubbidito solo recentemente circa la lettera di Arinze e altre cose simili, ma da sempre, dal momento in cui la mente diabolica l'ha partorito, si è messo in contrapposizione alla vera e unica chiesa cattolica, assumendo una maschera tale da confondere la stessa chiesa nel vedere e giudicare il MALE che è e che compie il cammino.

Il cammino neocatecumenale è come un virus che entra in un corpo, e senza che questo se ne accorga, si dispone su tutto l'organismo. quando tutti i gangli sono controllati, ecco che si trasforma e si manifesta per quello che è veramente, un tumore che rovina e porta alla morte il corpo che ha contaminato.

L'azione di Dio, attraverso uomini santi e pieni di Spirito Santo, ha fatto in modo che tale malattia nella chiesa venisse svelata. Ora, il medico divino, nella persona del suo vicario in terra, ha il compito di guarire la chiesa da questo corpo estraneo e malefico. ha tentato con delle medicine (lettere, Arinze, richiami,...) ma non c'è stato verso.

Fra poco arriverà una terapia forte che saprà espellere dal corpo di Cristo, che è la chiesa, che siamo tutti noi, questa possessione malefica.

Il nostro compito è quello di vigilare, di manifestare il polso della situazione e di creare quella situazione favorevole per cui il divino medico possa agire bene per il bene della chiesa: pregare!