mercoledì 30 aprile 2008

Risposte ad un neocat su GP2, Zoffoli, famiglie neocat numerose, censura kikiana di internet

1) riguardo al Cammino, lo stesso Giovanni Paolo II aveva ricevuto, fino al 1997, informazioni "addomesticate"; non ci meraviglia che Ruini e altri possano essere a tutt'oggi disinformati (immagina di avere l'intero tuo staff che da decenni ti parla bene della Juventus e ti ha addomesticato perfino i motivi della retrocessione in serie B).

Dall'inizio dell'Avvento 2005, Kiko ha dato ordine di ridurre drasticamente l'utilizzo di Internet. Evidentemente ha paura che cliccando cliccando un adepto della sua setta possa scoprire qualche magagna non sufficientemente addomesticata... Cfr. ad esempio l'indimenticabile "caso Gennarini".


2) nel 1995 Ruini non ha contestato la validità delle accuse di padre Zoffoli, ma solo il fatto che queste potessero apparire come un giudizio già definitivo da parte di tutta la Chiesa; è ovvio che non si dà immediatamente totale fiducia a chi manda una denuncia "fuori dal coro", altrimenti i "protestatori" professionisti riuscirebbero a guastare ogni cosa nell'arco di 24 ore.

Se un sacerdote scrivesse oggi un libro intitolato "San Giovanni Paolo II", verrebbe redarguito allo stesso modo di padre Zoffoli. Eppure oggi sono in tantissimi (con grande probabilità lo stesso papa Benedetto XVI) a considerare Giovanni Paolo II un santo...


3) "avere tanti figli" non è una cosa cattiva: i figli sono un dono di Dio, tanto più bello quanto più domandato. Ciò che contestiamo ai neocatecumenali è l'avere irresponsabilmente tanti figli. "Produrre" figli solo perché i sommi catechisti della setta neocatecumenale non credono assolutamente che una coppia possa mantenersi casta o possa usare i cosiddetti "metodi naturali"... e pertanto inducono a "figliare" anche quando per la donna sarebbe sconsigliabile portare avanti una gravidanza.

I figli sono un dono di Dio, ma i neocatecumenali, per dare ipocritamente a vedere che accettano tale dono, lo inseguono disordinatamente.


4) dal commento dell'anonimo neocatecumenale qui sopra, pare che Kiko abbia censurato non solo l'uso di internet (perfino Camineo.info, uno dei più famosi e corposi siti neocatecumenali, fu chiuso all'improvviso e senza preavviso)... ma ha dichiarato damnatio memoriae anche al nome di padre Zoffoli (che il neocat di turno va etichettando "il sacerdote").

Comunque, caro amico, cosa dirai ai catechisti? Che hai peccato contro il divieto di internet? Che lo avevi fatto con buone intenzioni, sperando di far ravvedere i miscredenti e convertirli alla Vera Fede Neocatecumenale?