martedì 29 aprile 2008

"Korazym", sito cripto-neocatecumenale, critica i cardinali Medina Estévez e Cipriani Thorne

L'ineffabile Korazym continua ad elogiare il Cammino Neocatecumenale, ma... è costretta ad ammettere a denti stretti la sostanziale disobbedienza dei neocat.

Citazione da Cammino neocatecumenale: dieci mesi dopo, fra silenzi e rumori:

Due anni di tempo venivano dati allora al Cammino per uniformarsi ai libri liturgici, prevedendo la distribuzione dell’Eucaristia in piedi e non seduti, in processione verso l’altare dedicato in presbiterio e non intorno alla mensa addobbata: due anni e cinque mesi dopo, invece, non è cambiato nulla. Ma proprio nulla. Come hanno potuto constatare, nel corso della recente notte di Pasqua, anche un discreto numero di non appartenenti al Cammino, invitati da parenti e amici alle celebrazioni neocatecumenali, in particolare quelle allietate dai battesimi. Il fatto che nulla, rispetto ad un punto così importante come la distribuzione della Comunione nel corso della messa, sia cambiato rispetto al 2005 non contribuisce certamente a rasserenare il clima o a rendere più agevole il percorso degli Statuti, gettando sul Cammino neocatecumenale un’ombra netta di “disobbedienza” al papa. In altri termini, la scelta, da parte dell’équipe responsabile del Cammino (i due iniziatori con padre Mario Pezzi) di attendere anche oltre la scadenza del tempo concesso dalla Santa Sede, appare fra le tante assunte come la più inspiegabile, e senza dubbio alcuno di rilevante gravità, anche ammettendo l’ipotesi di una rassicurazione verbale in merito da parte di alcuni singoli esponenti della Curia: le richieste del papa infatti erano limpide, e Benedetto XVI non ha fatto marcia indietro.

C'è da notare che l'ineffabile redazione di Korazym, che ha sempre dichiarato di non essere neocatecumenale, è riuscita a ignorare le interviste a mons. Clemens e ai cardinali Cipriani Thorne e Medina Estévez pubblicati da Petrus fino all'ultimo...

...fino a quando finalmente ne ha dato telegraficamente notizia in calce alle solite sperticate lodi al Cammino.

Devo ammettere che Korazym ha pianificato bene la faccenda, in modo da bilanciare le consistenti critiche al Cammino con l'entusiastica descrizione degli spot pubblicitari di Kiko (il suo sermone alla Lateranense, l'ordinazione di alcuni di preti provenienti dai suoi seminari insieme ad altri, l'happening alla Domus Galilaeae per circuire centinaia di vescovi): quando si tratta di dare una descrizione della realtà distorcendola a sufficienza per farla diventare pubblicità per il Cammino, quelli di Korazym sono dei veri maestri.

Comicissimo: ieri la neocatecumenalissima redazione di Korazym si lamentava delle figuracce accumulate a causa di Kiko (Kiko diceva "gli statuti saranno approvati" e Korazym ogni volta credeva alla bufala e la pubblicava).

Oggi Korazym accusa Petrus di "scivolone giornalistico" (come dice il proverbio: "e il maiale disse al gatto: làvati!") dove lo "scivolone" consiste nell'aver onestamente e immediatamente pubblicato la smentita di un mons.Clemens allarmato per l'aver suscitato un vespaio.

Per completezza, e a denti strettissimi, Korazym non ha potuto fare a meno di citare Internetica e il suo forum, come "coscienza critica".

Conclude Korazym: "la storia continua". Per coerenza con sé stessa, la redazione di Korazym dovrebbe piuttosto dire: "la telenovela continua".

Comunque, l'acredine della neocatecumenalissima redazione di Korazym contro Petrus è palpabile: «Petrus conduce ormai una vera e propria campagna contro il Cammino... scivoloni giornalistici di Petrus... commenti impietosi di Petrus sul Cammino... attacchi personali di Petrus all'iniziatore del Cammino..." fino a criticare addirittura i cardinali intervistati da Petrus, rei di non aver fatto "i conti con una certa dose di prudenza, dovuta quanto meno alla porpora cardinalizia".

Eh, già: Korazym (che dice di non essere neocatecumenale) plaude ai cardinali che elogiano il Cammino, ma rimprovera i cardinali che non lo fanno. Complimenti!