venerdì 5 settembre 2008

Tu neocatecumenale chiami "eretico" me?

Anche stavolta non hai letto quello che ti ho scritto, e mi chiami "eretico" pensando che chiunque non sia d'accordo con il Cammino Neocatecumenale debba essere classificato "eretico".

"Eretico" è colui che professa dottrine deviate, idee incompatibili con l'insegnamento della Chiesa.

L'eretico, ovviamente, non ammetterà mai di esserlo.

Si può essere eretici per ignoranza, in buona fede: il Signore sa distinguere bene tra chi professa eresie per ignoranza, e chi professa eresie sapendo cosa significano.

E tu non sei uno stupido.

Tu hai abbastanza intelligenza per consultare il Catechismo della Chiesa Cattolica, e vedere che abissali differenze ci sono tra ciò che insegna la santa Chiesa, e gli strafalcioni insegnati da Kiko, da Carmen e dai tuoi super catechisti neocatecumenali.

Siccome non hai rinnegato nulla delle eresie di Kiko, e siccome avevi tutta l'intelligenza e il tempo per farlo, allora - mi dispiace dirlo - sei eretico proprio tu.

Tu sei sempre pronto a dire che il Cammino ha lo Statuto... sei sempre pronto a dire che ci sono tanti cardinali e vescovi che appoggiano il Cammino... sei sempre pronto a recitare la solita solfa delle "tante vocazioni" (pur sapendo che i numeri sono gonfiati all'inverosimile da Kiko stesso)...

Ma tutte queste cose non cambiano il fatto che tu sei eretico come Kiko.

Kiko professa idee sbagliate su tante cose - sulla grazia, sui sacramenti, sulla vita della Chiesa...

E' stato accusato pubblicamente e ripetutamente da molti ecclesiastici. Ma non ha mai risposto alle accuse.

Eppure gli sarebbe stato facilissimo rispondere: gli bastava affermare, per esempio: "sono stato accusato di avervi insegnato che è impossibile offendere Dio... ebbene, io condanno questo errore, e condanno qualunque catechista abbia osato insegnarlo!"

Visto? Semplicissimo!

E invece no. Kiko non lo ha mai fatto.

Kiko è tenacemente attaccato alla sua "dottrina", quelle robe strane che ha inventato insieme alla Carmen per poi qualificarle come "sintesi kerigmatico-catechetica".

Ma è una dottrina piena di eresie. E' un'accozzaglia di invenzioni fantasiose, che stridono moltissimo con l'insegnamento della Chiesa!


Ora, il Cammino ha uno Statuto.

Lo Statuto ha cambiato forse qualcosa di quegli errori dottrinali?

Lo Statuto cambia forse significato a ciò che Kiko dice o non dice?

Lo Statuto è forse un'autorizzazione a professare le stesse eresie?

No!

Ovviamente, quel che vale per Kiko vale anche per te.

Tu dici di non essere eretico, ma grazie all'insegnamento dei tuoi catechisti continui a credere alle sbagliatissime dottrine di Kiko e Carmen.

Hai preso in mano il volume del Catechismo solo per trovare un articolo da usare contro di me (senza neppure notare che quell'articolo giudicava te, non me).

Se tu prendessi il Catechismo e lo confrontassi onestamente con le scemenze che dice Kiko, già dopo pochi articoli ti troverai ad un bivio: devo appartenere alla Chiesa cattolica, o devo appartenere alla setta di Kiko?

Ho conosciuto molti neocatecumenali che pur di appartenere alla setta neocatecumenale, erano addirittura disposti a fingere di professare le verità cattoliche. Continuando con l'esempio di sopra, erano capaci perfino di dire: "non è vero che è impossibile offendere Dio".

Però nessuno di loro ha mai avuto il coraggio di dire: "Kiko, nel dire questo, sbaglia".

Nessuno di loro ha mai avuto il coraggio di ammettere che Kiko può sbagliarsi, e che va criticato (e corretto) l'errore.

Ecco perciò uno dei principali motivi per chiamare "setta" il Cammino.


Ora, un cattolico qualsiasi che non è al corrente di tutto, si domanderà: "ma se è una setta eretica, perché ha lo Statuto?"

Ma è proprio per la necessità di non farsi scoprire come setta eretica, che Kiko ha preteso a tutti i costi lo Statuto, anche se incompleto come quello attuale!

Ai vertici della Chiesa probabilmente si pensa che lo Statuto dato al Cammino servirà nonostante gli errori neocatecumenali a recuperare tutta la gente in buona fede che ci è finita dentro. E' uno strumento per farvi obbedire, non è un premio per le vostre corbellerie liturgiche e dottrinali!

Lo Statuto è infatti un percorso entro il quale dovete cominciare ad obbedire!

Ma tanto... che parlo a fare?

Lo Statuto lo leggono solo quelli che criticano il Cammino!

Voi neocatecumenali non lo avete proprio letto!

Se lo aveste letto, infatti, tanto per cominciare ci avreste trovato la "lettera di Arinze" che vi condanna le stramberie liturgiche (articolo 13, comma 3, nota 49 dello Statuto del Cammino pubblicato il 13-6-2008).

Invece voi leggete solo le parti che vi fanno comodo... le "interpretate" a modo vostro, traendo menzogna perfino dalla verità... e fate quel che vi pare, infischiandovene della Chiesa, dalla quale continuate sempre ad esigere riconoscimenti ed elogi (che non meritate).

Tu sei nel Cammino, e perciò puoi capire bene tutte queste cose.

Puoi capire bene che il Cammino Neocatecumenale ha due facce, una "pubblica" fatta di elogi, di riconoscimenti, di statuti, ed una "nascosta" (neanche troppo nascosta), fatta di insegnamenti sbagliati, liturgie strampalate, menefreghismo contro la gerarchia cattolica.

Per questo ti invito a riflettere, e ti invito alla conversione.

Io sono solo un umile peccatore come tanti altri. Ho a cuore la sorte delle anime, non solo la mia. Mi dispiace che tu sia su una via sbagliata, e mi dispiace ancora di più che tu sia convintissimo di essere invece sulla strada giusta.

Per dovere di carità cristiana, non posso fare a meno di metterti in guardia dal pericolo che ti ostini a non voler vedere.

Perciò, fratello, ti invito caldamente alla conversione del cuore. La misericordia del Signore è infinita!

Ti scongiuro: abbandona le tenebre dell'errore neocatecumenale, e torna all'unica vera fede professata nell'unica vera Chiesa!