«Il Santo Padre vuole che l’antica forma di messa divenga un caso normale nella vita liturgica della Chiesa»
(card. Castrillon Hoyos)
Altro che le bislacche messe-messinscena neocatecumenali!
Ancora Castrillon Hoyos: «Le due forme d’uso del Rito Romano possono arricchirsi reciprocamente».
Non è una sua idea. Lo ha già anticipato largamente il Papa nei suoi libri (incluso "Introduzione allo spirito della liturgia").
Dunque la "messa in italiano" può arricchirsi traendo spunti dalla "messa in latino", e viceversa (ed infatti il Motu Proprio permette di fare le letture in italiano).
Insomma, nella vera liturgia non c'è posto per gli strafalcioni liturgici neocatecumenali, che hanno straziato anche la "messa in italiano", andando nella direzione opposta da quella intesa dal Papa.
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